La Nuova Sardegna

Nuoro

l’inchiesta

Ottana, scritte al cimitero contro i carabinieri

Ottana, scritte al cimitero contro i carabinieri

Intanto vanno avanti i controlli dei militari. Nuovi sequestri nella zona industriale

04 febbraio 2016
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OTTANA. Una scritta sul muro di cinta del cimitero di Ottana. Una scritta contro i carabinieri. Parole inequivocabili apparse ieri mattina all’alba e che hanno subito richiamato l’attenzione dei passanti. Facile pensare che si tratti di scritte legate all’inchiesta sui veleni dell’area industriale del paese. Continuano, infatti, incessanti e senza sosta i controlli e le verifiche di carattere ambientale dei carabinieri della compagnia nella vasta area industriale tra Ottana e Bolotana. Anche nella mattinata di ieri sono stati effettuati nuovi sopralluoghi e ispezioni nelle aree oggetto d’indagine, individuate anche mediante l’azione di ricognizione aerea effettuata due giorni fa mediante l’utilizzo di un elicottero.

I militari del nucleo operativo della compagnia di Ottana hanno rilevato e posto sotto sequestro altri quattro siti in cui si ritiene possano essere presenti rifiuti e sostanze inquinanti. In particolare sono stati sequestrati: due terreni incolti uno di circa cinque ettari e uno di circa 1500 metri quadrati in cui potrebbero verosimilmente essere interrati rifiuti, prodotti e materiali pericolosi per la salute pubblica; un locale dell’area ex Montefibre in cui sono stati individuati fusti in metallo sigillati da sottoporre ad ulteriori e successivi accertamenti riguardanti il contenuto; una vasca in disuso contenente rifiuti di diverso genere. La zona principalmente interessata è stata quella dell’area ex Montefibre. Prosegue a ritmo serrato, insomma, l’attività iniziata il 28 gennaio scorso. Un blitz dei carabinieri del Noe di Sassari, in collaborazione con i militari della compagnia di Ottana, su incarico dalla Procura di Nuoro. Un sopralluogo alla ricerca di materiali tossici nella zona dove è nata e ha operato per oltre 40 anni l’industria chimica della Sardegna centrale. Controlli che potrebbero portare a una svolta, dopo l’esposto presentato in procura l’11 novembre scorso dai vertici nazionali e regionali dell'associazione esposti amianto (Aiea) e dai rappresentanti di Medicina democratica, per denunciare decenni di diritti negati ai lavoratori ex Enichem.

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