La Nuova Sardegna

Nuoro

Legò il cane all'auto, lo trascinò e lo uccise: pastore di Irgoli a processo

Il cane era stato legato all'auto e trascinato per diversi chilometri, poi l'auto era uscita di strada
Il cane era stato legato all'auto e trascinato per diversi chilometri, poi l'auto era uscita di strada

Le associazioni ambientaliste chiedono che sconti la pena lavorando in un canile

01 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Si è aperto oggi nel tribunale, davanti al giudice monocratico Daniela Russo, il processo nei confronti di Giuseppe Piredda, il pastore di Irgoli di 44 anni - oggi assente in aula - che nell'aprile del 2014 provocò volontariamente la morte del proprio cane meticcio,  che venne legato al gancio di traino dell'auto e trascinato sull'asfalto fino ad ucciderlo. Inseguito dai carabinieri, l'uomo aveva perso il controllo della vettura che era poi finita in una cunetta, ribaltandosi. Interrogato dai militari, Piredda si era giustificato sostenendo di aver dovuto punire il cane perchè infastidiva le pecore del suo gregge. Il difensore dell'imputato, avvocato Gianfranco Careddu, ha chiesto per il suo assistito l'istituto della «messa alla prova».

Se il giudice accoglierà la richiesta, Piredda, accusato di uccisione di animale e resistenza a pubblico ufficiale con l'aggravante di aver compiuto i reati alla presenza del figlio minorenne, si metterà a disposizione di una associazione per la protezione degli animali come volontario. Nel processo, aggiornato al 24 giugno prossimo, sono state ammesse come parti civili Enpa, Anpana, Lav e Lega per la difesa del cane. Il caso sollevò un'ondata di protesta che superò i confini della Sardegna. Dalle associazioni animaliste a show girl testimonial di campagne in difesa dei nostri amici a quattro zampe, come Elisabetta Canalis, fino ai social: per giorni il tam tam indignato si è rincorso sul web e su Facebook con tanto di petizioni per chiedere giustizia per il povero meticcio ucciso. Che su internet ha subito ribattezzato «Amore».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative