La Nuova Sardegna

Nuoro

desulo

In libertà dopo 20 giorni di carcere

di Mattia Sanna
In libertà dopo 20 giorni di carcere

Trovati con esplosivo: Zanda e Peddio attendono il processo

22 gennaio 2016
1 MINUTI DI LETTURA





DESULO. Tornano in libertà i due giovani di Desulo, arrestati ad inizio anno con la pesante accusa di aver confenzionato e detenuto un ordigno esplodente. L’avvocato Riccardo Floris si era espresso in termini molto critici nei confronti dell’ordinanza di convalida dell'arresto che aveva tenuto in carcere il suo assistito Roberto Zanda, l’operaio di Desulo che assieme a Michele Peddio, difeso d’ufficio dall'avvocato Anna Maria Muroni, era stato arrestato dai carabinieri di Tonara per possesso di materiale esplodente. Il penalista cagliaritano aveva definito l’oggetto rinvenuto nell'abitacolo della macchina di Zanda «poco più di un petardo». Non erano stati dello stesso parere i tecnici dell’arma, per i quali, il composto, un tubo di plastica con polvere detonante di circa cento grammi, con una miccia corta poteva creare danni. Di qui l’ordinanza di custodia cautelare in carcere all'indomani del giudizio di convalida. Dopo venti giorni però il tribunale del riesame di Cagliari ha ribaltato il contenuto dell'ordinanza custodiale, concedendo la libertà ai due ragazzi. Ora dovranno comunque affrontare un processo per la detenzione dell'ordigno. Che affronteranno però in libertà in quanto non sono state ritenute sussistenti esigenze tali da doverli tenere ancora in carcere. Ora i due giovani sono liberi. Nei prossimi giorni la difesa potrebbe optare per chiedere una perizia sul materiale sequestrato e, all'esito chiedere un rito alternativo per definire il procedimento.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative