La Nuova Sardegna

Nuoro

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Tre giri “purificatori” attorno alle fiamme

ORUNE. Sacro e “zivile”, questo pomeriggio intorno al gran fuoco fra preghiere, superstizioni, cibo e vino. Alle 17,30 è prevista la messa e subito dopo il Santo del fuoco viene portato in...

16 gennaio 2016
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ORUNE. Sacro e “zivile”, questo pomeriggio intorno al gran fuoco fra preghiere, superstizioni, cibo e vino. Alle 17,30 è prevista la messa e subito dopo il Santo del fuoco viene portato in processione dalla chiesa, lungo le vie del paese, sino alla piazza San Bernardo, teatro dei festeggiamenti, che da sempre registrano una larga partecipazione di fedeli e festaioli. L’iniziativa è promossa dal comitato organizzatore della festa della Beata Vergine del Carmelo che assolve, con encomiabile impegno, anche questo gravoso compito della preparazione a partire dal recupero della legna e delle frasche per il falò. È nella piazza, di fronte alla sede de su Craminu, che l’enorme catasta di profumata macchia mediterranea, resta nell’attesa di essere accesa e, conseguentemente, far sì che le fiamme illuminino e incensino la notte di Sant’Antoni de su ocu. Spetterà a un membro del comitato organizzatore appiccare il fuoco a “su punteddu”, benedetto dal parroco, che compirà i tre giri attorno al grande falò in segno di buon auspicio, propiziatore di un anno migliore. È convinzione, infatti, che attraverso la preghiera e i tre giri “purificatori” si allontanino i malanni. Così come lo è il simbolico rito compiuto dai presenti, quando il fuoco si consuma e la legna arsa comincia a intiepidirsi, di prendere con le mani i tizzoni neri di fuliggine e passarli sul volto. (b.a.)

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