La Nuova Sardegna

Nuoro

«Provincia, abbiamo evitato il tracollo»

di Valeria Gianoglio
«Provincia, abbiamo evitato il tracollo»

Sabina Bullitta, commissario straordinario, ha tracciato il bilancio di sei mesi: «Sistemato strade e finanziato progetti»

30 dicembre 2015
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NUORO. Evitato il tracollo e raggiunto il pareggio di bilancio, approvato un piano di dimensionamento scolastico che non solo non taglia ma riesce persino ad aggiungere una autonomia scolastica, quella di Mamoiada-Fonni, a quelle già esistenti, scovati i soldi per finanziare il Man e le sue mostre punte di diamante, Vivian Maier e Paul Klee, e quel pilastro della cultura nuorese che è la biblioteca Satta, trovati pure i fondi per contribuire ai nuovi corsi dell’università nuorese, e occuparsi della manutenzione di diverse strade montane, insieme al trasporto dei disabili e alla sistemazione di un mucchio di edifici scolastici un po’ traballanti. Dopo sei mesi trascorsi da commissario straordinario della Provincia di Nuoro, insomma, Sabina Bullitta non lo nasconde, che «grazie al lavoro dei suoi dirigenti e di una squadra affiatata», la Provincia ha fatto decisamente un buon lavoro.

Sarà che a fine anno è sempre tempo di bilanci, sarà che al commissario Bullitta mancano pochi giorni, almeno sulla carta, alla scadenza del suo compito, sarà anche che lo stesso ente locale ha i mesi contati e si appresta a diventare una sorta di unione dei comuni guidata da un sindaco del territorio, e più in là è destinato alla soppressione totale. Ebbene, sarà tutto questo, certo è che il commissario straordinario dell’ente tiene molto a dire che «la Provincia non solo in questi mesi ha continuato a esistere, ma lavora e continua a erogare servizi importanti per il territorio».

Così, insieme al direttore generale Manuel Delogu, alla dirigente degli Affari generali, Cecilia Sotgiu, e a quello del Bilancio, Mariano Meloni, dopo sei mesi di lavoro intenso alla guida della Provincia, Sabina Bullitta, racconta, attraverso i dati, i risultati ottenuti alla guida tecnica di un ente che il tempo e la legge hanno destinato alla chiusura. Eppure, nonostante le norme, i decreti e la fine ormai annunciata, in sei mesi di impegno nel palazzo di piazza Italia, Sabina Bullitta ha rafforzato una sua vecchia convinzione: «Lo pensavo sin da tempi non sospetti – dice – ma ora più che mai sono convinta che la Provincia sia un ente che merita di continuare a esistere perché si occupa di servizi importanti e perché svolge un ruolo chiave per il resto del territorio». «In quest’ultimo anno – spiega il commissario straordinario – siamo riusciti a raggiungere il pareggio di bilancio e a evitare il tracollo. Abbiamo garantito il servizio di trasporto e assistenza per gli alunni disabili del territorio. Sono 124 alunni. Abbiamo anche approvato un piano di dimensionamento scolastico che è riuscito a non tagliare nemmeno una autonomia, ma anzi è riuscito ad aggiungerne una nuova: quella di Mamoiada-Fonni».

Sul fronte cultura, poi, grazie a quella che il commissario Bullitta definisce «intelligenza finanziaria», sono stati trovati i fondi «per garantire i servizi e gli stipendi della biblioteca Satta», ma anche per il Man, dice Sabina Bullitta, «è stato un anno straordinario grazie alle mostre alle quali abbiamo contribuito, di Vivian Maier e Paul Klee», mentre per il Consorzio universitario nuorese la provincia ha dato il suo contributo sia per far ripartire i corsi a rischio, sia per pagare il compenso a un dipendente.

Un altro servizio-chiave, tra quelli offerti dall’ente, è stato quello relativo alla manutenzione degli edifici scolastici dipendenti dalla Provincia. «Quello che si sta chiudendo – precisa infatti Sabina Bullitta – è stato l’anno degli interventi sulle scuole. Abbiamo promosso diversi cantieri e ci siamo occupati anche del piano di efficientamento energetico. Per la sola manutenzione degli edifici scolastici abbiamo speso un milione e 300mila euro». I lavori portati a termine sono stati otto per un totale di quattro milioni e 700mila euro, ma ci sono altri dieci interventi da completare per una cifra complessiva di tre milioni e 265 mila euro.

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