La Nuova Sardegna

Nuoro

incontro fra regione e sindaci

Vertenza tessili, pronti 8,5 milioni

Cantieri verdi, Welfare to work e microcrediti per 700 operai

24 dicembre 2015
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NUORO. Si è tenuta a Cagliari, alla Presidenza della Regione, ila riunione con i sindaci dei territori interessati dalla cd “Vertenza Tessili”, per fare il punto sull’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali della provincia di Nuoro il 7 agosto scorso. L’incontro è stato preceduto da un focus sulla situazione dei 26 lavoratori ex Legler, per i quali in virtù di accordi preesistenti era stata tracciata una soluzione ad hoc: per questi soggetti è in arrivo un nuovo accordo di respiro triennale che, compatibilmente con l’attuale quadro normativo e sfruttando l’esperienza maturata nel corso degli ultimi mesi, superi l’impostazione emergenziale per favorire una soluzione definitiva, con l’accompagnamento alla pensione dei lavoratori interessati.

L’incontro, presieduto dal Capo di Gabinetto Filippo Spanu, ha avuto la partecipazione dei sindaci di Macomer, Siniscola, Ottana, Bolotana, Bosa, Birori, del commissario del comune di Borore, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali oltre che dei rappresentati degli assessorati regionali del Lavoro e dell’Ambiente.

Sono 412 i lavoratori espulsi dal settore tessile della provincia di Nuoro che hanno cessato di ricevere gli ammortizzatori sociali nel 2014. A questi andranno aggiunti circa 270 addetti per i quali la fruizione degli ammortizzatori è avvenuta nel corso del 2015 o avverrà nel 2016.

Ampio spazio è stato dedicato all’analisi delle misure messe in campo dalla Regione con una dotazione finanziaria complessiva di 8,5 milioni di euro. Oltre all’estensione della Flexicurity ai lavoratori espulsi dal settore tessile, che originariamente ne erano esclusi, tra le misure attivate vi sono il Welfare to work, esclusivamente dedicata a loro e finanziata con 3 milioni di euro; i Cantieri verdi, per i quali è stata stanziata una dotazione di 3,5 milioni di euro e decisa l’estensione della misura ai comuni di Siniscola e Posada (che erano inizialmente esclusa); il Microcredito (con 1 milione dedicato specificamente a progetti di autoimprenditorialità proposti dai lavoratori appartenenti alla vertenza); i cantieri comunali (finanziati con un milione di euro).

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