La Nuova Sardegna

Nuoro

S’Ena e Sa chitta, Celentano: «Abbanoa, stop allo slaccio»

di Valeria Gianoglio

Il sindaco di Siniscola rivolge un appello all’ente unico e lancia accuse all’Egas «Il Comune ha fatto la sua parte, ma i fondi promessi non sono ancora arrivati»

22 dicembre 2015
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NUORO. Due ore di faccia a faccia e discussione, inframezzati da telefonate, consulenze e proposte, alla fine, forse sono serviti a qualcosa. O almeno così sperano, i circa 70 residenti di S’Ena e Sa Chitta che ieri mattina, di buon’ora, si sono presentati alle porte del municipio di Siniscola per chiedere di essere ricevuti dal sindaco Rocco Celentano e chiedergli per quale motivo, almeno lui, almeno il Comune, non li stesse difendendo dallo spauracchio di un nuovo slaccio dalla rete idrica annunciato da Abbanoa.

Il primo cittadino di Siniscola, al termine dell’incontro, in un comunicato ha messo nero su bianco i punti chiave dell’incontro. Due paginette dense che tuttavia si possono condensare in un solo concetto: è colpa dell’Egas, l’ente che si occupa della rete idrica, se la rete di S’Ena e Sa Chitta risulta ancora inadeguata e carente sotto tanti punti di vista. È colpa dell’Egas che non ha erogato il finanziamento annunciato per rifare la rete – dice in sostanza il Comune di Siniscola – se Abbanoa adesso minaccia di staccare di nuovo l’acqua all’intero villaggio.

«ln merito alla vicenda – scrive Celentano – si precisa che il Comune ha svolto la propria parte con la definizione del collaudo delle opere, con esito favorevole, ai fini del passaggio delle stesse ad Abbanoa e di conseguenza per la gestione. lI Gestore Unico del Servizio idrico integrato, pur in presenza dei predetti atti di collaudo, diversamente dal Comune, ha ritenuto di non poter acquisire le infrastrutture perché risultano ancora difformi da quanto previsto dal Regolamento del Sll, sollecitando invece gli interventi di adeguamento delle infrastrutture per l'eliminazione di carenze strutturali riscontrate. Il perdurare della situazione critica è dovuta alla mancata erogazione di Egas del finanziamento di 1.205.805,30, indispensabile per la realizzazione degli interventi richiesti da Abbanoa, atti a garantire il livello funzionale dei servizi. Va ribadito che Egas, negli incontri svoltisi nei mesi estivi, aveva assicurato il finanziamento di che trattasi». Ma alle promesse, evidentemente, non erano seguiti i fatti.

«A fronte della complessità della vicenda – continua Celentano – nei mesi scorsi, la Società Abbanoa, sollecitata dal Comune e dagli altri soggetti, ha comunque garantito l'erogazione del servizio fino aI 31 ottobre 2015.

Allo stato, Abbanoa, non intende prorogare ulteriormente il servizio, in quanto i residenti non si sono costituiti in “condominio di fatto”, ai fini dell'assunzione della responsabilità nei confronti della predetta società. ln assenza di tali adempimenti, non certo per responsabilità deI Comune, Abbanoa ha deciso unilateralmente di interrompere il servizio idrico».

Ma è proprio su questo passaggio, sull’interruzione del servizio idrico che metterebbe in croce i 70 residenti fissi della zona, alcuni dei quali con bambini, anziani e disabili, che il primo cittadino di Siniscola pone l’accento nel suo comunicato. «L’interruzione improvvisa dell’acqua crea notevoli disagi», scrive Celentano, e per questo «si chiede ad Abbanoa di non procedere al disallaccio delle utenze idriche». «Si sollecita Egas e Abbanoa – conclude – a convocare un tavolo di incontro per scongiurare eventuali emergenze socio-sanitarie».

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