La Nuova Sardegna

MAMOIADA. Si è concluso l’esame delle settantasei poesie che hanno partecipato alla venticinquesima edizione del concorso in lingua sarda, intitolato a “Sant’Antoni de su o’u”. Notevole il lavoro della giuria presieduta da Giovanni Piga, che ha dovuto “pesare” con particolare attenzione tutte le opere pervenute: quarantasette per la sezione versi in rima e ventinove per ciò che riguarda i componimenti a verso sciolto. Già questo dato la dice lunga circa il mutamento di una consuetudine, che si ripeteva negli anni, quando la seconda categoria faceva da padrona. Nella prima sezione trionfa “Un’umile vida”, di Ignazio Porcheddu di Posada, seguito da “Su carru meu” di Salvatore Murgia di Macomer e da “Mare, it’ischis?” di Franco Piga di Loiri. Le menzioni d’onore sono state assegnate a “Ancora sigas” di Angelo Porcheddu di Banari, “Cannonau” di Augusto Flaminio Piras di Suni, “…Unu fiore” di Antonio Maria Pinna di Pozzomaggiore, “Emigrantes” di Albino Contu di Posada, “S’ispiga” di Maria Luisa Pisanu di Bolotana e “Prendas antigas” di Giangavino Vasco di Bortigali. Nella seconda suddivisione, invece, i premi sono stati riconosciuti a “Abboju de atunzu” di Maria Sale di Chiaramonti, a “ Un’ala ‘e lughe” di Tetta Becciu di Ozieri e a “Tandu” di Giancarlo Secci di Quartu S. Elena. La giuria ha voluto sottolineare, inoltre, la particolare qualità di alcuni elaborati, come “Cras” di Eliano Cau di Sorgono, “La tanca mea” di Giuseppe Tirotto di Castelsardo, “Abortas is arregordus…” di Sandro Chiappori di Cagliari, "Bentos” di Giovanna Elies di Osilo, “…In unu…e da un guttigghju” di Gigi Angeli di Palau. Tra i poeti locali, si sono classificati “Sa tessidora” di Maddalena Frau, “Elisi” di Aldo Gungui e “ Notte!” di Graziano Deiana. La manifestazione di consegna delle varie attestazioni è prevista il 17 gennaio. (ma.s.)