La Nuova Sardegna

Nuoro

Omicidio Sella, nuovi accertamenti

Omicidio Sella, nuovi accertamenti

Slitta la sentenza per la morte del giovane di Mamoiada Disposte verifiche su un’intercettazione e sul bossolo

28 novembre 2015
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NUORO. Nuovi accertamenti sono stati disposti dal gup del tribunale di Nuoro nel processo con rito abbreviato per l’omicidio di Danilo Sella, il giovane di Mamoiada ucciso il 18 settembre 2008 nelle campagne del paese. L’apertura di un supplemento istruttorio ha fatto slittare, dunque, la sentenza, attesa per ieri. Per la morte di Danilo Sella sono finiti a giudizio Marcello Gungui, compaesano e amico della vittima, accusato di essere l’autore materiale del delitto, e Antonio Deiana, accusato di favoreggiamento per aver aiutato Gungui a disfarsi dell’arma utilizzata per compiere l’omicidio. Nell’udienza di ieri mattina, i difensori dei due imputati – gli avvocati Gianluigi Mastio e Basilio Brodu per Gungui e Pasquale Ramazzotti per Deiana – hanno chiesto l’assoluzione per i loro assistiti. Ma prima di emettere sentenza, il gup Claudio Cozzella ha deciso di disporre nuovi accertamenti su due questioni. La prima riguarda un’intercettazione telefonica nella quale Gungui, qualche giorno dopo il delitto, chiede a Deiana di accompagnarlo «perché così buttiamo tutto». Frase che compare nei brogliacci della polizia giudiziaria ma non nelle trascrizioni. Il giudice ha dunque nominato un perito al quale conferirà l’incarico nella prossima udienza fissata per l’11 dicembre. In quella data verrà anche verificata in aula la seconda questione, relativa al bossolo trovato poco distante dal cadavere di Sella e attribuito a Marcello Gungui.

Nella loro lunga arringa, i difensori del presunto omicida hanno sollecitato l’assoluzione dell’imputato facendo leva «sull’inconsistenza degli indizi» e sostenendo che non sarebbero emerse prove che Gungui fosse in compagnia di Danilo Sella quando era stata esplosa la fucilata che aveva ucciso il giovane mamoiadino. Nell’udienza precedente, a conclusione della requisitoria, il pm Andrea Vacca aveva chiesto una condanna a 18 anni per Marcello Gungui e 5 anni per Antonio Deiana. Richiesta alla quale si erano associati i legali di parte civile, gli avvocati Francesco Lai e Sebastian Cocco, i quali hanno sollecitato un risarcimento di un milione di euro e una provvisionale immediatamente esecutiva di 150mila euro. Per la morte di Danilo Sella il gip aveva disposto l’imputazione coatta nei confronti di Gungui. La Procura, infatti, in un primo momento aveva chiesto al gip di archiviare la posizione dell’imputato e solo successivamente aveva riformulato l’imputazione nei confronti del giovane, indagandolo per omicidio volontario, ma senza contestargli l’aggravante della premeditazione.

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