La Nuova Sardegna

Nuoro

LA PROTESTA

Orgosolo, la rivolta dei cacciatori approda in Comune

Mattia Sanna
Un cacciatore durante una battuta
Un cacciatore durante una battuta

Il sindaco ha incontrato le doppiette che lamentano le troppe regole in materia venatoria

26 novembre 2015
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ORGOSOLO. La protesta dei cacciatori arriva in Comune. I rappresentanti delle compagnie di Orgosolo hanno incontrato e condiviso con il primo cittadino le preoccupazioni sulle nuove disposizioni in materia venatoria. A destare apprensione, in particolare, è la richiesta di creare delle fosse nella quali smaltire le pelli e le interiora delle bestie abbattute. Un onere non da poco per i cacciatori che si trovano vincolati da troppe incombenze, senza contare i costi economici, in termini di tasse e balzelli, non certo trascurabili. Un onere che si abbatte ingiustamente su chi ha sempre dimostrato collaborazione con le istituzioni e sensibilità nei confronti di particolari problematiche.

L’autogestita di Fundales, operativa da parecchi anni, che riunisce oltre un centinaio di cacciatori, ha garantito il monitoraggio dei capi attraverso la consegna delle provette e conseguenti analisi del sangue. Una prassi risalente ad alcuni lustri, celebrata perfino con una canzone dei tenores. Le compagnie si sentono, insomma, bistrattate: nonostante la disponibilità dimostrata, la Regione complica la vita a quanti vogliono coltivare questo passatempo, aggiungendo nuove regole alle regole esistenti e senza erogare una adeguata formazione.

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