La Nuova Sardegna

MACOPMER. Dopo un periodo di relativa tranquillità sul fronte dell'abigeato, nella regione del Marghine sono tornati in azione i ladri di bestiame. Negli ultimi tempi nelle campagne della zona sono stati messi a segno diversi furti di bestiame ai danni di operatori del settore agro-pastorale che hanno le aziende nei paesi del comprensorio. L'ultimo colpo è stato perpetrato due giorni fa a Silanus. Gli abigeatari si sono introdotti nell'azienda di un allevatore del paese e dopo aver radunato le pecore (una settantina) hanno provveduto a caricarle su un automezzo, in prossimità della strada statale 129, per poi darsi alla fuga senza lasciare ulteriori tracce. La scopetta del furto è stata fatta dallo stesso proprietario quando di buon mattino si è recato sul posto per accudire gli ovini. Non gli è rimasto altro da fare se non sporgere denuncia presso la locale stazione dei carabinieri. Qualche giorno fa una analoga razzia di bestiame è stata consumata nelle campagne di Bolotana. In precedenza altri furtarelli sono stati compiuti in altre aziende del territorio. Furti di piccola entità (spesso non denunciati) che hanno interessato la sottrazione di qualche capo di bestiame.La ripresa del fenomeno abigeato ha fatto comunque squillare il campanello di allarme, anche perchè con l'avvicinarsi delle festività di fine anno i furti di bestiame sono destinati ad aumentare. Solitamente in questo periodo a finire tra le mira degli abigeatari sono soprattutto i maiali (pronti per essere macellati e fatti a salcicce) e gli agnelli destinati a finire nel mercato clandestino delle carni. Per mettere un freno alla escalation dei furti le forze dell'ordine, di concerto con le compagnie barracellari che operano nel territorio, hanno deciso di intensificare le operazioni di controllo e di pattugliamento nelle campagne del Marghine. Controlli che verranno intensificati soprattutto nelle ore notturne, quelle scelte dai ladri per entrare in azione e commettere razzie.