La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Consorzio “360 gradi”: 25 aziende contro la crisi

di Tito Giuseppe Tola
Il Consorzio “360 gradi”: 25 aziende contro la crisi

Macomer, professionalità riunite per riaffacciarsi insieme nel mercato del lavoro I promotori: «Offriremo la casa chiavi in mano al cliente che dovrà solo pagare»

17 novembre 2015
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MACOMER. Hanno deciso di non arrendersi alla crisi e hanno unito le forze per evitare di essere travolte da una congiuntura negativa che ha cancellato decine di imprese del settore edile e numerose attività collegate al comparto, a partire da quelle che operavano nel commercio dei materiali per l’edilizia. Si chiama “360 gradi” il consorzio che ha messo assieme 25 aziende di Macomer e della zona con lo scopo di avviare una collaborazione tra più imprese con professionalità e competenze specifiche e diverse dando vita a un gruppo che si affaccia verso un mercato difficile nel quale la crisi ha quasi cancellato la domanda. Il consorzio “360 gradi” nasce per dare risposta ai privati che vogliono fare lavori in casa o costruirne una nuova, ma guarda anche alle commesse pubbliche inserendosi in uno spazio che oggi è appannaggio quasi esclusivo di aziende che vengono da fuori. «Unire le forze – spiegano i promotori dell’iniziativa – significa entrare in una dimensione diversa con nuove capacità di affacciarsi sul mercato e accrescere le opportunità di lavoro. Significa soprattutto essere più competitivi rafforzando, di conseguenza, le singole realtà aziendali che fanno parte del consorzio». Lo stesso organismo regolerà gli equilibri di concorrenza al proprio interno. Le aziende che commerciano materiali edili all’interno del consorzio forniranno merci diverse per non entrare in competizione. Il discorso cambia per i tecnici in quanto una direzione dei lavori può essere gestita da più studi. Consorzio edile “360 gradi” dispone di uno spazio espositivo con una sala mostre costituita da vari stands, che sarà fruibile da chiunque, ma con un’unica immagine coordinata che darà visibilità a tutte le aziende e permetterà la commercializzazione di beni e servizi di ciascuna. Il tutto è inserito in una “città digitale” e i singoli stand sono studiati come se fossero dei quartieri con vie palazzi e insegne. Una responsabile commerciale qualificata e formata dalle imprese consorziate coordinerà e gestirà lo spazio espositivo (showroom) dell’area vendite accogliendo e indirizzando il cliente verso la scelta dei servizi dei vari partners. Il consorzio sarà in grado di offrire la casa chiavi in mano al cliente, il quale dovrà solo preoccuparsi di pagare. Quello che si intende realizzare è una specie di centro commerciale dell’edilizia dove chi intende farsi la casa o è interessato a una ristrutturazione riceverà tutte le risposte di cui necessita. Il consorzio “360 gradi” è il tentativo di rialzare la testa dopo quasi dieci anni di crisi che hanno messo in ginocchio il settore dell’edilizia e i settori collegati.

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