La Nuova Sardegna

Nuoro

il processo

Gavoi, omicidio Dore: condanna definitiva per Pierpaolo Contu

Valeria Gianoglio
Dina Dore, la mamma di Gavoi uccisa nel garage di casa
Dina Dore, la mamma di Gavoi uccisa nel garage di casa

Nella tarda serata di mercoledì la Corte di Cassazione ha messo la parola fine alla vicenda giudiziaria per il giovane gavoese

12 novembre 2015
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GAVOI. «Ricorso rigettato», e dunque sentenza definitiva: dopo un’attesa snervante, durata un’intera mattina e seguita da un pomeriggio tra discussione in aula da parte del procuratore generale e dell’avvocato Gianluigi Mastio, e una lunga camera di consiglio, intorno alle 22.20 di mercoledì 11 novembre, due parole secche ma cariche di significato mettono la parola fine, almeno per un imputato, il giovane gavoese Pierpaolo Contu, alla vicenda giudiziaria che più di tante altre, in provincia di Nuoro, ha lasciato il segno in tante coscienze.

Il brutale omicidio della casalinga gavoese, Dina Dore, incerottata da capo a piedi e morta per asfissia nel portabagagli della sua auto, il 26 marzo del 2008, nel garage dela sua casa a Gavoi. “Ricorso rigettato”, dicono, dunque, ieri, i giudici della Suprema corte, di fatto condannando così a 16 anni, e in modo definitivo, il giovane di Gavoi ritenuto il killer della donna. E da Roma, nell’arco di pochi istanti, la notizia rimbalza subito nel Nuorese.

Arriva al telefono di mamma Giovanna Cualbu, che attendeva con il cuore in gola nella sua casa di Gavoi. Giunge anche alla famiglia della povera Dina, che da anni ormai attende giustizia per la terribile fine della propria congiunta. E da lì si diffonde, come in un tam tam di sentimenti contrastanti, di telefono in telefono, di casa in casa, di computer in computer.

Per i giudici del terzo, e ultimo e grado di giudizio, dunque, la sentenza d’appello del gup di Sassari che nell’agosto dell’anno scorso aveva confermato la condanna a 16 anni per Pierpaolo Contu, aveva tutti i crismi per diventare definitiva. In quella sentenza, stabilisce la Suprema corte, le norme di legge sono state applicate in modo corretto, e non c’è alcuna sbavatura che potesse meritare ora una sentenza di annullamento, o di annullamento con rinvio, ovvero con un nuovo processo in appello.

Per la giustizia, insomma, non c’è alcun dubbio: Pierpaolo Contu è uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Dina Dore.

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