La Nuova Sardegna

Nuoro

“Il caso Ottana”, presentato un esposto per gli ex operai morti a causa dell’amianto

La zona industriale di Ottana
La zona industriale di Ottana

Medicina Democratica e Aiea denunciano il disinteresse delle istituzioni e illustrano i dati in un dossier

11 novembre 2015
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OTTANA. “Il caso Ottana: giustizia per le vedove dei lavoratori ex esposti all’amianto”. Questo il tema della conferenza stampa che si è svolta questa mattina, mercoledì 11, nel centro polivalente di via Lussu. L’iniziativa è organizzata dai vertici nazionali e regionali dell’Aiea, l’associazione italiana esposti all’amianto, e da Medicina democratica. Nel corso della conferenza sono stati resi noti i contenuti dell’esposto-denuncia presentato al tribunale di Nuoro in cui si chiede che venga fatta luce al più presto sui fatti riferibili alle attività industriali pregresse nell’area industriale di Ottana. Hanno partecipato alla conferenza stampa il vice presidente nazionale dell’Aiea, Mario Murgia, il presidente dell’Aiea sezione Sardegna, Sabina Contu e Renzo Puggioni, della sezione Aiea del centro Sardegna. Erano presenti all’iniziativa anche le vedove di alcuni lavoratori deceduti per patologie di asbesto correlate che faranno conoscere le loro dolorose testimonianze, il sindaco di Ottana, Franco Saba e i sindaci dei comuni della media valle del Tirso.

«In considerazione del numero impressionante di decessi tra gli ex operai del polo dell’industria chimica di Ottana – hanno spiegato – le nostre associazioni hanno deciso, in sintonia con le associazioni territoriali di riferimento e con le istituzioni locali, di avviare con procedura d’urgenza un’azione coordinata e articolata si diversi fronti per chiedere che vengano attuati tutti gli strumenti del codice della procedura penale, ivi compresi gli atti urgenti di competenza autonoma della polizia giudiziaria, quali ispezioni e sequestri, volti a individuare le cause e le responsabilità penali i civili dei decessi dovuti a gravissime patologie, quali mesotelioma pleurico, carcinoma polmonare, tumori della laringe e della lingua, leucemie e quant’altro sia riconducibile all’esposizione all’amianto». Gli ex lavoratori di Ottana lottano da anni per vedersi riconoscere i diritti pensionistici e gli accertamenti delle malattie professionali correlati all’esposizione all’amianto. Qualsiasi richiesta, accettata, invece, per altre aree industriali italiane, è caduta nel vuoto. Non solo. La Sardegna è stata ignorata dai cosiddetti atti di indirizzo ministeriali del 1998 predisposti per certificare la presenza dell’amianto nelle industrie. (f.s.)

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