In arrivo un travel lift da 700 tonnellate
Arbatax, la grossa struttura per l’alaggio delle imbarcazioni andrà in dotazione al Consorzio
C’è anche l’Ogliastra fra le aree di crisi isolane che avranno fondi, per un totale di circa 22 milioni di euro per infrastrutture, dalla Regione. E il Consorzio industriale provinciale Ogliastra potrà acquistare un grande travel lift da 700 tonnellate – ne ha già altri due, nella banchina a lato il porto turistico della Turismar e la darsena cantieristica ad Arbatax, uno da 200 e l’altro da 60 tonnellate – che serve per l’alaggio e il varo di barche e imbarcazioni. Si potrà così puntare a fare giungere, ad Arbatax, per effettuarvi dei lavori in diversi cantieri , imponenti imbarcazioni militari, vedasi Guardia costiera, Guardia di finanza, Arma dei carabinieri, Marina militare, e via dicendo.
Su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, l’esecutivo ha approvato la delibera che definisce la ripartizione dei fondi e il cronoprogramma degli interventi. Fra quelli previsti, in Ogliastra vi sono le infrastrutture nel Polo nautico di Tortolì-Arbatax: tre milioni di euro, in capo al Consorzio Industriale provinciale Ogliastra della provincia Ogliastra, presieduto da Mimmo Lai (Pd). Vi sono poi gli interventi che riguardano i Pip di Talana, Tertenia e Villagrande Strisaili (rispettivamente pari a 300mila, 900mila e 800mila euro). Lo scorso mese di giugno, l’esecutivo isolano aveva approvato il programma di interventi e nella delibera di oggi vengono indicati i soggetti attuatori, il costo complessivo, le eventuali fonti di cofinanziamento, il fabbisogno finanziario a carico del mutuo e le previsioni pluriennali della spesa.
Il presidente del Consorzio industriale provinciale Ogliastra, Mimmo Lai, precisa: «Grazie a questi fondi per le aree di crisi, nelle quali rientriamo, la Regione ci finanzia, nel contesto delle infrastrutture nel Polo nautico di Tortolì-Arbatax, l’acquisto di un imponente travel lift (due li abbiamo già, da 200 e 60 tonnellate) da 700 tonnellate. Questo sta a significare che per l’alaggio e il varo anche delle più grandi imbarcazioni, anche militari, ora c’è anche il nostro scalo marittimo. E qui, le stesse imbarcazioni, potranno giungere per effettuare i lavori».