La Nuova Sardegna

Nuoro

Diga di Cumbidanovu, l’appello dei sindacati

di Nino Muggianu
Diga di Cumbidanovu, l’appello dei sindacati

Matta (Cisl): «La Regione deve far ripartire i lavori. A casa ci sono 45 lavoratori» Già stanziati 28 milioni per la costruzione dell’opera idraulica ad Orgosolo

17 settembre 2015
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ORGOSOLO. Ancora fermi i lavori nella diga di Cumbidanovu. «Adesso non ci sono più scuse. Vogliamo sapere se ci sono le risorse», chiede Giovanni Matta, segretario regionale Cisl Filca del settore edile. Soprattutto lo vogliono sapere i 45 operai ancora a casa che aspettano una chiamata che stenta ad arrivare per il ripristino del cantiere, un primo passo per la ripresa dei lavori per la costruzione dello sbarramento. Un’opera fondamentale per lo sviluppo di Orgosolo e dei paesi a valle, 2.200 ettari di terreno tra Nuoro, Oliena, Dorgali,Orune e Lula che saranno serviti da una rete irrigua. Il primo tratto di acquedotto d’inverno funzionerà anche come condotta forzata. «Noi – afferma Matta – abbiamo la certezza che le risorse per fare l’opera ci sono perché nel pacchetto delle infrastrutture sono ricompresi i lavori di completamento della diga di Combidanovu. La colpa è della lentezza della burocrazia».

Qualche settimana fa i sindacati avevano chiesto all’assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda di fare il possibile per avviare l’opera. «Sappiamo – aggiunge il segretario regionale della Cilsl Fillea ( edilizia) – che c’è il dettaglio delle relazioni dell’impresa appaltatrice dei lavori. Sembra ci siano anche le condizioni per l’accordo per rimettere in movimento tutto e dare soddisfazione alle attese del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale e dell’impresa che aveva in carico l’opera». Conclude Giovanni Matta: «Auspichiamo fermamente che si riparta entro l’autunno: prima bisogna rimettere il cantiere in sicurezza e subito dopo far partire i lavori. I fondi certi sono le risorse già stanziate negli anni scorsi dalla precedente amministrazione regionale più i 10 milioni stanziati dalla Regione. A questi soldi vanno aggiunte le risorse già indicate nel Piano delle infrastrutture approvato il maggio scorso. Si tratta di altri 15 milioni che dovrebbero essere più che sufficienti per completare l’opera. Soldi che tra l’altro sono stati già assegnati una volta contratto il mutuo con la Cassa Depositi e prestiti, così come ha fatto la Regioni. Insomma, ormai problemi non ce ne sono più. I 28 milioni per completare l’opera ci sono tutti».

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