La Nuova Sardegna

Nuoro

Il segretario dimissionario

Arghittu: «Le sconfitte causate dalle divisioni interne»

Arghittu: «Le sconfitte causate dalle divisioni interne»

NUORO. Le dimissioni da segretario provinciale del Pd di Antonio Arghittu sono destinate a rimanere negli annali del partito, senza revoca dell’interessato, ma anche senza la richiesta di un...

08 settembre 2015
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NUORO. Le dimissioni da segretario provinciale del Pd di Antonio Arghittu sono destinate a rimanere negli annali del partito, senza revoca dell’interessato, ma anche senza la richiesta di un ripensamento da parte del partito. Pochi mesi di gestione, coincisi con le sconfitte alle comunali di Nuoro e in una serie di comuni, tra i quali Mamoiada, Olzai e Orani, dove il candidato democratico non ha raggiunto il quorum. Ma certo non imputabili al giovane esponente politico, che è stato negli ultimi cinque anni dentro il gruppo consiliare a sostegno del sindaco Alessandro Bianchi.

Sacrificato sull’altare della buona fede e della voglia di cambiare, che non ha avuto timori a proclamare: «Mi ero candidato con la garanzia di una segreteria unitaria, senza correnti e lotte di quartiere».

Il voto, con la caduta del partito, ha svelato la vera situazione e detto che l’unità era solo di facciata. Arghittu ne ha le prove: «Le divisioni sono state determinanti. Ma ancora di più credo abbia pesato il vizio d’origine di un forza politica mai unitaria al suo interno, chiusa al confronto e all’apporto di forze fresche e con idee nuove. Le decisioni, a iniziare da quelle sulle candidature, sono state in mano a pochi dirigenti, che in questi anni non hanno fatto altro che togliere il respiro al partito. Come è poi andata lo sappiamo tutti».

Il dopo- Arghittu (pensare ad un suo ritorno in campo per la segreteria è fantascienza) è iniziato e dovrebbe avere mente e braccia di Daniela Forma, che ha mostrato in questi anni determinazione e voglia di contare. La sua candidatura ha come prima espressione proprio il gruppo del senatore Giuseppe Luigi Cucca, nel quale è inserito anche il parlamentare a riposo, Salvatore Ladu. Nel nome della pace dovrebbe convergere anche Roberto Deriu, anche se con la Forma si è trovato spesso in posizioni diverse, a iniziare dagli anni in Provincia, quando il primo guidava l’esecutivo e la seconda il Consiglio.

Il lasciapassare non è scontato, ma risulta l’obiettivo di questi giorni di lavoro di preparazione, prima dell’assemblea di lunedì pomeriggio. Rimane in mezzo al guado, ma con l’idea di collaborare a un Pd che riacquisti alcuni tra i segni dei partiti del passato, la componente degli ex Pci, Pds, che nelle ultime stagioni hanno lavorato anche nell’associazione Berlinguer. Su certe basi programmatiche avevano proposto Antonio Arghittu. Ora sono pronti a votare Daniela Forma. I corteggiamenti sono iniziati e il sì alla fine dovrebbe venire fuori. Sempre con le stesse garanzie. (f.p.)

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