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Nei campi lavoratori in nero

Nei campi lavoratori in nero

Pesanti sanzioni dei carabinieri per due aziende agricole

03 settembre 2015
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TERTENIA. Tutela del lavoro: i carabinieri della compagnia di Jerzu, nel corso di un imponente servizio mirato contro il lavoro nero e lo sfruttamento di lavoratori stranieri nelle campagne hanno sanzionato i titolari di due aziende agricole dell’area del Pardu. Nell’ambito di predisposti servizi di vigilanza straordinaria nel settore agricolo, volto soprattutto a contrastare il triste fenomeno dello sfruttamento del lavoro in nero, in cui spesso i lavoratori sono costretti a turni massacranti e non adeguatamente retribuiti, i carabineri della compagnia di Jerzu, guidata dal capitano Giuseppe Merola, unitamente ai loro colleghi del Nucleo Ispettorato del lavoro di Nuoro e persone della direzione territoriale del Lavoro di Nuoro, hanno eseguito una serie di controlli ispettivi a carico di alcune aziende agricole presenti nei territori di Jerzu, Tertenia e Cardedu.

Nel corso delle ispezioni dei militari dell’Arma, sono stati trovati, intenti al lavoro nei campi, in due aziende diverse, dieci lavoratori dipendenti occupati in nero, la maggior parte cittadini stranieri provenienti dalla Romania. Gli imprenditori trovati in difetto, oltre a regolarizzare i contratti di lavoro con il personale dipendente, dovranno pagare multe molto salate e corrispondere contributi previdenziali ed assistenziali ai propri lavoratori.

Al primo è stato contestato un verbale amministrativo per un ammontare di 38.250 euro e dovrà versare ai dipendenti un contributo previdenziale e assistenziale pari a ottomila euro. Il secondo imprenditore ha ricevuto un sanzione di 27.525euro e contributi assistenziali per tremila euro, per avere omesso di consegnare ai dipendenti copia del contratto di lavoro all’atto dell’assunzione e per aver impiegato i lavoratori subordinati senza la preventiva comunicazione di istaurazione del rapporto di lavoro. Al termine del servizio sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 68mila euro) e sono stati altresì recuperati contributi previdenziali e assistenziali per un importo di pari a 11mila euro. (l.cu.)

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