La Nuova Sardegna

Nuoro

Festival del folclore, il mondo a colori

Festival del folclore, il mondo a colori

Diciottesima edizione della manifestazione internazionale organizzata dal gruppo presieduto da Giuseppe Pala

17 agosto 2015
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NUORO. «Questa nuova e ulteriore esperienza rafforza il morale dell’intera Associazione ma soprattutto vuole essere un omaggio a tutti i cittadini che attendono la serata come un grande evento consolidato, con la fiducia che nei nostri 46 anni di attività abbiamo saputo conquistare». È con queste parole che il presidente dell’Associazione “Gli amici del folklore” Giuseppe Pala presenta la 18ª edizione del Festival internazionale del folklore, in calendario domani sera, prima con la sfilata dei gruppi partecipanti e l’esibizione, poi, in piazza Satta. Una delle manifestazioni più attese che apre la lunga settimana degli eventi “Aspettando la Sagra”, la sagra del Redentore.

Rimesso in piedi lo scorso anno (dopo una pausa di cinque anni), il Festival del folklore stavolta vedrà in città diversi gruppi in arrivo dall’Africa, dall’Asia, dall’Europa centrale e dell’est, oltre naturalmente dall’Italia. Con i padroni di casa (che domenica prossima apriranno la sfilata del Redentore e si esibiranno in piazza con il coro e i balli, mentre il 9 e 10 settembre saranno portabandiera dell’isola all’Expo di Milano per la Settimana sarda), infatti, sventoleranno i colori del Grupò de danza traditional popular Boca Calles del Costa Rica, del Rhythms internazionale folk Art Club dell’India, del Pipacsok Né ptàncegyuttes della Romania e del Stavbàr folklore ensemble of university of Zilina della Slovacchia. Chiamati tutti a sfilare in corteo, a partire dalle ore 19,30, da piazza Stazione fino a piazza Satta, passando lungo la via Lamarmora, il corso Garibaldi e la piazza San Giovanni. Dalle 21,30, invece, canti e balli sul palco allestito in piazza Satta, presenta la serata Giuliano Marongiu, ormai padrone di casa indiscusso.

«È per la nostra città un grande onore poter ospitare ancora una volta un festival internazionale che porterà a Nuoro il meglio del folklore mondiale» sottolinea con entusiasmo il sindaco Andrea Soddu. Che subito aggiunge: «Un plauso va all’Associazione “Gli amici del folklore” per per il 18° anno organizzano una manifestazione che è diventata appuntamento irrinunciabile nel percorso che ci porterà ai festeggiamenti del Redentore di fine agosto».

«È mediante manifestazioni come questa – aggiunge l’assessore comunale alla Cultura e al turismo Marcello Seddone – che abbiamo la possibilità di conoscere la storia e la cultura di tante nazioni. Ringrazio, per questo, i componenti dell’Associazione “Gli amici del folklore”, che, con impegno, hanno favorito lo sviluppo culturale della nostra città, confermando Nuoro tra le capitali europee del folklore».

Un ulteriore regalo, insomma, alla città, ma anche un’altra tappa importante nel già ricco curriculum del gruppo organizzatore, da ben 46 anni alla ribalta. «L’idea della costituzione dell’Associazione “Gli amici del folklore” è nata nel febbraio 1969 da alcuni nuoresi uniti nel comune interesse per la conoscenza, il desiderio di operare per la conservazione originale e la divulgazione delle tradizioni del centro Sardegna, con particolare riguardo a quelle del Nuorese» racconta Tonino Paniziutti, dal 1001 direttore del coro. Assieme al coro, ci sono anche il gruppo ballo e i tenores. «È col ballo e il tenore – ricorda Giuseppe Pala – che abbiamo ottenutoin tanti anni i maggiori risultati, in modo particolare la vittoria del primo premio al Festival mondiale di Dijon, in Francia. Per diversi anni – va avanti Pala – le nostre interpretazioni corali si limitarono al repertorio cosiddetto “classico” dei canti nuoresi, fino a quando, con la collaborazione costante del maestro Cosimo Bitta abbiamo avuto la possibilità di effettuare il salto di qualità interpretativa. Ora – chiude il presidente degli Amici del folklore – il nostro gruppo possiede un proprio particolare e originale repertorio, nel quale è costantemente presente e viva l’armoniosità delle canzoni popolari sarde».

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