La Nuova Sardegna

Nuoro

All’ospedale di Lanusei una sala di emodinamica

di Lamberto Cugudda
All’ospedale di Lanusei una sala di emodinamica

La novità è stata annunciata dal consigliere regionale del Pd Franco Sabatini La struttura è pronta da due anni. Per la strumentazione spesi 700mila euro

05 agosto 2015
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LANUSEI. «Siamo riusciti a ottenere che la sala di emodinamica nell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, possa aprire entro il prossimo mese di settembre. A breve ci saranno i sopralluoghi dell’assessorato regionale alla Sanità. Dopodiché ci comunicheranno la data di apertura». Il consigliere regionale ogliastrino del Pd, Franco Sabatini (che ha anche illustrato un’interpellanza su tale tema, presentata sempre ieri mattina) spiega quali risultati si sia riusciti a ottenere insieme ai rappresentanti delle associazioni cardiopatici e ai sindaci, in primis quello di Lanusei.

Passerà quindi per la procedura di accreditamento della struttura di emodinamica dell’ospedale san Giovanni di Dio di Cagliari (Aou) il futuro della sala di emodinamica di Lanusei, la cui apertura è stata sollecitata dall’associazione dei cardiopatici dell’Ogliastra. In un incontro tenutosi ieri mattina in consiglio regionale con una delegazione, presenti il consigliere Franco Sabatini (Pd) e il sindaco di Lanusei Davide Ferreli, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, assieme all’assessore Luigi Arru, ha assicurato che la Regione lunedì fornirà un cronoprogramma dell’iter, in cui rientra un sopralluogo nella sala di emodinamica attrezzata a Lanusei, annunciato per i primi di settembre dal direttore generale dell’assessorato alla Sanità, Giuseppe Sechi. La proposta dell’Asl 4 d’Ogliastra prevede che la struttura possa aprire con la presenza, due volte la settimana, di due emodinamisti esperti del San Giovanni di Dio, tramite una convenzione stipulata col servizio di emodinamica dell’ospedale gestito dall’Azienda mista di Cagliari. Ma tale servizio non è ancora accreditato. L’intenzione manifestata da Pigliaru e Arru è quella di assecondare al più presto, se possibile già entro settembre, la richiesta che arriva dal territorio, previe le verifiche necessarie per l’accreditamento sia della struttura cagliaritana sia della sala di Lanusei.«Il piano sanitario - ha premesso il governatore - è basato su questioni tecniche perchè stiamo parlando di buona o cattiva sanità sui territori. Se per esempio c'è un investimento sbagliato, quello che si è speso finora non conta nulla per il futuro. Mi interessa dare un servizio buono». L'assessore Arru ha ribadito che la soluzione trovata con l'hub and spoke è confermata ma ha ammesso: «Esiste un problema tecnico per l'accreditamento: ho chiesto alla direzione generale di trovare la soluzione in tempi rapidi, ma servono le condizioni di sicurezza. Siamo in ritardo? Forse sì, ma sino ad oggi la struttura dell'assessorato ha dovuto lavorare per salvare dal blocco i centri trasfusionali della Sardegna che rischiavano di non essere accreditati».

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