La Nuova Sardegna

Nuoro

ABUSI EDILIZI

Testimonzos, la Procura di Nuoro convoca i lottisti

Valeria Gianoglio
La riunione dei lottisti di Testimonzos in Comune
La riunione dei lottisti di Testimonzos in Comune

Prospettate tre soluzioni: "O demolite, o demoliamo, o vi costituite in Consorzio"

22 luglio 2015
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NUORO. In queste ore, tra Procura di Nuoro e Comune, ci sono state due incontri per definire gli ultimi sviluppi della vicenda degli abusi edilizi a Testimonzos. Martedì 21, è stata  l’ennesima tappa, l’ennesima giornata fatta di riunioni, convocazioni in Procura, vertici con il Comune, di una corsa contro il tempo per evitare che le 88 sentenze di demolizione di altrettanti abusi edilizi a Testimonzos diventino realtà. Per fermare il rischio-ruspe, in realtà, già da tempo i lottisti, con il pieno sostegno del Comune, hanno trovato la via d’uscita: l’associazione deve diventare un consorzio vero e proprio. Solo che per metterlo su, dice la legge, e lo ricorda anche l’avvocato Mura, devono aderirci almeno il 75 per cento dei lottisti.

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E qui nascono i problemi. Come è emerso anche martedì 21, nel corso dei due momenti di incontro in Procura e in Comune non tutti i lottisti di Testimonzos sono d’accordo. Non tutti vogliono confluire in un Consorzio. «Ma noi lo ribadiamo ancora una volta – spiega il presidente di Foglio 51, Fabrizio Melis – senza Consorzio non si può presentare un piano unitario per la riqualificazione della zona». E senza un piano di riqualificazione, sollecitato peraltro dal Puc approvato a marzo, c’è il rischio concreto che le sentenze di demolizione non restino ancora per molto sulla carta. Certo è che in questi giorni, la Procura sta convocando i lottisti della zona e a piccoli gruppi, ogni volta, prospetta loro tre opzioni che suonano più o meno così: "O demolite, o demoliamo, oppure vi trasformate in Consorzio".

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