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Caccia al cinghiale, scoppia la polemica per il giovedì

di Nino Muggianu

DORGALI. Anche i 250 cacciatori di Dorgali soci dell'autogestita “Sa Pramma e Orrule” bocciano all'unanimità la bozza del calendario venatorio approvata dal comitato faunistico regionale. La parte...

17 luglio 2015
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DORGALI. Anche i 250 cacciatori di Dorgali soci dell'autogestita “Sa Pramma e Orrule” bocciano all'unanimità la bozza del calendario venatorio approvata dal comitato faunistico regionale. La parte più vivacemente contestata riguarda l'apertura della caccia al cinghiale nella giornata del giovedì nel trimestre novembre, dicembre gennaio col conseguente aumento di 12-13 giornate venatorie rispetto alle annate precedenti. In questi ultimi anni pur in presenza di un sensibile decremento dei capi abbattuti, come spiega il presidente dell'autogestita Giorgio Mundula, «si è passati dai 650 della stagione 2013/14 ai 450 circa nella stagione 2014/15 si è infatti trovato un giusto equilibrio tra prede abbattute e animali rimasti per il ripopolamento che ha consentito, alla dozzina di compagnie dorgalesi, di praticare l'attività venatoria con passione e risultati.

Quella al cinghiale è infatti una caccia fatta di usanze e tradizioni che negli anni si tramandano dai vecchi capicaccia ai giovani, caccia che non può prescindere dalla meticolosa organizzazione delle singole compagnie i cui membri più capaci durante la settimana si dedicano alla ricerca delle tracce del cinghiale nelle zone nelle quali la domenica si dovranno svolgere le battute dei selvatici individuati».

Di contro, secondo i cacciatori dorgalesi, l'apertura della caccia il giovedì, a vantaggio di un ridotto numero di cacciatori senza impegni lavorativi, oltre a favorire l'abbattimento incontrollato dei cinghiali da parte di singoli cacciatori difficilmente assoggettabili ai controlli sanitari per l'eradicazione della peste suina, causerebbe grave nocumento alla tradizionale organizzazione della caccia grossa, potendo un singolo cacciatore in possesso di alcuni cani, disturbare e allontanare i cinghiali presenti nelle zone di caccia individuate dai tracciatori delle compagnie. «Si auspica quindi – conclude Mundula – che l’assessore regionale voglia modificare la bozza del calendario venatorio ripristinando l’apertura della caccia al cinghiale nella sola giornata di domenica».

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