Delitto Monni, la soluzione del mistero: si cerca una traccia digitale
Affidati a un esperto informatico i computer e i telefonini sequestrati. Caccia alle prove per incastrare i killer dello studente ucciso alla fermata del bus
NUORO. Sono stati affidati a un esperto ingegnere informatico i telefoni, i computer e tutto il materiale elettronico sequestrato nel corso delle perquisizioni fatte dai carabinieri nei giorni scorsi nelle case e negli ovili di Nule e Ozieri dei due indagati per l’omicidio di Gianluca Monni, 19 anni, lo studente di Orune ucciso con tre fucilate la mattina dell’8 maggio nella via principale del paese mentre attendeva l’arrivo del pullman che l’avrebbe portato a scuola a Nuoro.
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Il conferimento dell’incarico per la perizia si è svolto negli uffici della procura della Repubblica. L’ingegnere Francesco Poletti, che ha ricevuto l’incarico dal sostituto procuratore della Repubblica, Andrea Vacca, titolare dell’inchiesta, si è riservato 60 giorni di tempo prima di consegnare l’esito.
Ma probabilmente servirà altro tempo, visto che al perito è stata consegnata una quantità enorme di materiale sul quale lavorare. È rimasto fuori soltanto il telefono cellulare del minorenne, mentre sono stati sequestrati e consegnati tutti i telefoni dei parenti del ragazzino e del cugino maggiorenne.