La Nuova Sardegna

Nuoro

ARZANA

Lite all’ospizio, condanna a 7 anni

di Michela Cuccu

Secondo i giudici, Fois aveva accoltellato un altro anziano a Busachi

20 giugno 2015
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ARZANA. Dovrà scontare sette anni di carcere, uno in meno rispetto alle richieste dell’accusa, Luigi Fois, l’ottantenne di Arzana che tre anni fa ferì a coltellate Giovanni Murru, 78 anni, di Ortueri. I giudici del tribunale di Oristano (presidente, Modestino Villani, a latere Enrica Marson e Riccardo Ariu) hanno riconosciuto l’anziano colpevole di tentato omicidio. Con la sentenza, emessa ieri mattina e che ha disposto anche il pagamento alla vittima di un risarcimento provvisionale di 10mila euro, si è concluso così il processo di primo grado per una vicenda avvenuta tre anni fa all’interno della casa di riposo di Busachi. Il 7 maggio del 2012, nella struttura “Margherita Floris” scoppiò una lite fra i due anziani. Una storia di rancori mai risolti, che Luigi Fois aveva creduto di “sistemare” colpendo tre volte l’’anziano ospite della struttura con un coltello che aveva in tasca. Quella mattina Luigi Fois si era recato nella casa di riposo per ritirare vestiti e altri effetti personali dell’anziano fratello, Cosimo, che per un periodo era stato ospite della struttura di Busachi ma che era tornato a vivere ad Arzana, allontanato dalla struttura. Secondo la ricostruzione, Luigi Fois nutriva rancori nei confronti di Giovanni Murru, che era stato compagno di camera del fratello. Quando i due anziani si incontrarono in una sala della casa di riposo, scoppiò l’ennesima lite. In mano a Luigi Floris spuntò il coltello, una pattadese con la lama lunga dieci centimetri, che per tre volte penetrò l’addome di Giovanni Murru, poi ricoverato in ospedale. Ai carabinieri di Samugheo, che chiamati dal personale della casa di riposo, Luigi Fois confessò di aver agito in preda all’ira. La perizia medica ordinata dal tribunale, stabilì che quelle ferite, profonde e che avevano fatto fuoriuscire dall’addome una parte dell’intestino, avrebbero potuto provocare la morte di Giovanni Murru. Da qui l’accusa di tentato omicidio, mai modificata, malgrado la richiesta dei legali di Luigi Fois, gli avvocati Cristina Manca e Pierluigi Meloni. Il pm, Paolo De Falco, aveva sollecitato una condanna a otto anni di reclusione. Gli avvocati della difesa, Cristina Manca e Luigi Meloni, avevano sostenuto come il loro assistito in realtà avesse agito per difendersi.

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