La Nuova Sardegna

TERTENIA. Ancora un caso di maltrattamenti di animali nell’area ogliastrina, dopo quelli avvenuti a Tortolì, a Barisardo e in altri centri. Questa volta il grave fatto è accaduto a Tertenia, dove sono stati rinvenuti tre cani che versavano in condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie.

Un allevatore 50enne del paese, così come appurato ieri mattina intorno alle ore 8:00 dai carabinieri della stazione e della compagnia, teneva tre cani meticci (due femmine e un cucciolo maschio), nel cortile di casa, a ridosso del centro abitato, sempre sotto il sole, legati al collo con della corda ad alcuni spezzoni di catena di lunghezza ridotta. Il che, a causa dello strofinamento della corda o della catena, ha procurato ai tre cani delle ferite al collo. Oltretutto, pare fossero senza cibo e acqua, oltre ad essere praticamente “circondati” dai loro escrementich. Per questo motivo, con l'accusa di maltrattmenti di animali, ieri mattina è stato denunciato a piede libero, un allevatore terteniese di 50 anni. Ad intervenire sono stati i carabinieri della stazione con i loro colleghi della compagnia di Jerzu, tutti coordinati dal capitano Luigi Merola. Insieme ai militari dell'Arma hanno operato anche due veterinari dell'asl 4 Ogliastra. Una volta medicati, i tre cani sono stati affidati al canile di Tortolì. Ad avvertire i carabinieri di quanto stava accadendo sarebbero stati alcuni passanti, che si sono resi conto dello stato precario in cui stavano i tre animali. È così i militari dell’Arma, a seguito del mirato servizio per la tutela degli animali, e al termine degli accertamenti e delle relazioni dei medici intervenuti, il proprietario dei tre cani meticci (come già detto, un cucciolo maschio e due femmine) è stato segnalato alla procura della Repubblica presso il tribunale di Lanusei per il reato di maltrattamento di animali. Il sindaco di Tertenia, Luciano Loddo, dopo avere appreso la notizia è rimasto sconcertato: «Dispiace molto che ci sia chi maltratta gli animali».(l.cu.)