La Nuova Sardegna

Nuoro

Un legame tra il delitto di Orune e la sparizione del giovane di Nule

Un legame tra il delitto di Orune e la sparizione del giovane di Nule

Ritrovata bruciata nella notte vicino a Pattada l'auto di Stefano Masala. I militari non escludono che i due si conoscessero

09 maggio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





ORUNE. Continuano le indagini degli inquirenti per fare luce sul delitto di Gianluca Monni, il giovane di Orune ucciso a fucilate  venerdì mattina mentre aspettava l'autobus per andare a scuola. I carabinieri del comando provinciale di Nuoro, i colleghi della compagnia di Bitti e della stazione del paese continuano battere diverse piste che portano anche ai centri limitrofi. Particolare attenzione è rivolta alla scomprasa di un giovane di Nule, Stefano Masala di 28 anni. I genitori hanno lanciato l’allarme mercoledì sera,  presentato denuncia ai carabinieri e hanno fatto un appello anche alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?".

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.11387016:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.11387016:1653395409/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Nella notte di ieri venerdì 8 si è aggiunto un particolare inquientante alla vicenda della sparizione del giovane di Nule: la sua auto, una Opel Corsa,  è stata trovata bruciata a 5 minuti di auto dal centro di Pattada. I militari non escludono che Masala e Gianluca Monni si conoscessero e che ci possa essere un legame tra la sparizione e l’omicidio: il dubbio è che Masala possa essere a conoscenza di alcuni episodi che riguardavano la vita di Monni.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.11387001:Video:https://video.gelocal.it/lanuovasardegna/locale/orune-assassinato-a-19-anni-con-una-fucilata/41653/41766]]

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.11393272:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/nuoro/cronaca/2015/05/10/news/a-nule-cresce-l-angoscia-per-il-giovane-scomparso-1.11393272]]

Al momento si tratta di una delle tante ipotesi seguite dagli inquirenti. Di certo chi ha sparato sapeva bene che il ragazzo tutte le mattine aspettava l’arrivo dell’autobus sull’uscio della casa della nonna e a pochi metri dalla villetta dove vive con la mamma Rita, il padre Salvatore e il fratello Pasquale. Un’esecuzione spietata e feroce, quella di Gianluca. Condotta in modo spavaldo e sicuro: tre colpi da un metro di distanza, due sul fianco e uno sul lato sinistro del volto che lo ha sfigurato.

Forse Gianluca aveva frequentazioni pericolose che lo hanno fatto cadere in un giro balordo? Oppure ci sono di mezzo le faide e le vendette che hanno martoriato Orune per decenni? Ma la famiglia Monni, come dicono tutti in paese e come hanno confermato gli investigatori, non ha alcun legame con queste vicende. Quella di Gianluca è una famiglia stimata in paese, mai alcun problema con la giustizia. La pista giusta, secondo gli inquirenti, potrebbe essere quella legata a episodi più recenti. Si fa infatti strada l’ipotesi che il delitto possa essere maturato all’interno delle amicizie di Gianluca. Un omicidio forse a sfondo passionale. O legato a uno sgarro tra ragazzini.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:foto:1.11381271:MediaPublishingQueue2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/foto/2015/05/08/fotogalleria/paese-sconvolto-per-l-omicidio-di-gianluca-monni-1.11381271]]

Per questo ieri alcuni coetanei della vittima sono stati interrogati dal pubblico ministero Andrea Vacca per indagare sulle amicizie e le frequentazioni di Gianluca, descritto da tutti come un ragazzo irreprensibile. L’unico indizio che spunta nella sua vita, come hanno raccontato alcuni compagni di scuola, è un episodio ora al vaglio degli inquirenti: qualche mese fa Gianluca avrebbe avuto un violento diverbio con alcuni ragazzi che importunavano la sua fidanzata.

«Gianluca ha difeso la sua ragazza dai bulli», hanno raccontato gli amici e i compagni di scuola agli investigatori. Quella passionale non è una pista privilegiata, hanno precisato i carabinieri, che stanno però vagliando l’attendibilità di quel racconto. Alcuni mesi fa Gianluca avrebbe avuto una discussione violenta una sera con alcuni ragazzi del paese. Una discussione poi sfociata in una violenta lite per difendere la sua ragazza dalle attenzioni morbose del gruppo. Anche i familiari di Gianluca erano a conoscenza di quell’episodio e ieri lo hanno riferito agli investigatori nel tentativo di dare una spiegazione a una morte atroce.

Quel che è certo, secondo gli investigatori, è che nonostante le modalità, in pieno giorno e nel centro del paese, l’omicidio non sia l’opera di un professionista. (g.z.)

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative