La Nuova Sardegna

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Traliccio Rai, deciderà la nuova conferenza di servizi

di Sergio Secci

POSADA. Sarà una nuova conferenza di servizi che si svolgerà il prossimo 14 gennaio a cercare un percorso condiviso per lo spostamento dell’imponente traliccio della Rai che incombe da decenni sul...

28 dicembre 2014
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POSADA. Sarà una nuova conferenza di servizi che si svolgerà il prossimo 14 gennaio a cercare un percorso condiviso per lo spostamento dell’imponente traliccio della Rai che incombe da decenni sul centro storico di Posada .

Rai-way ha assicurato la sua presenza dopo aver disertato il precedente incontro e ci saranno anche i funzionari della Regione oltre a quelli del Comune per risolvere un problema che non è solo di inquinamento elettromagnetico ma soprattutto di impatto ambientale per il paese e la parte storica di Posada.

La missiva inoltrata nei mesi scorsi dall’ufficio tutela del paesaggio di Nuoro chiariva senza mezzi termini che per la realizzazione del ripetitore non esiste alcuna autorizzazione e che quindi il traliccio deve essere rimosso. «Notevoli criticità dal punto di vita paesaggistico che non consentono il mantenimento del ripetitore ubicato nella collina calcarea a ridosso del Castello della fava», recita la lettera inoltrata dall’ufficio tutela del paesaggio di Nuoro agli uffici di Rai way, Soprintendenza e Comune in merito al contenzioso sorto tra l’amministrazione comunale e il gestore televisivo sulla presenza del ripetitore che dalla fine degli anni Sessanta irradia il segnale radiotelevisivo. Il 17 settembre scorso, a Posada, si era svolta una conferenza di servizi sulla regolarità del traliccio ospita anche i ripetitori telefonici della Ericsson ed era emerso che l’ufficio tutela, non ha mai rilasciato alcuna autorizzazione per l’impianto che sorge in una zona a vincolo paesaggistico ai sensi del decreto ministeriale del 1968. La conseguenza è che quindi non possono essere accolte due istanze di sanatoria presentate dalla Rai per il prefabbricato in lamiera che contiene le attrezzature e del traliccio in oggetto, pratiche rimaste in sospeso perché l’ufficio tutela aveva richiesto una serie di integrazioni che non sono mai arrivate. Ora, pena la demolizione, la richiesta a valutare alternative di localizzazione del traliccio che garantisce la ricezione del segnale agli abbonati e non di Posada, Torpè e La Caletta. Un trasloco che dovrà essere necessariamente fuori dal paese visto che nel centro abitato, da qualche anno, grazie a una disposizione comunale, non è più possibile installare antenne e ripetitori.

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