La Nuova Sardegna

Nuoro

In aumento le vendite degli agnelli

di Nino Muggianu
In aumento le vendite degli agnelli

Buoni risultati di mercato per le feste natalizie. La cooperativa pastori di Dorgali avrà il marchio Igp

28 dicembre 2014
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DORGALI. Ieri è partito anche il secondo carico di agnelli che arricchirà le tavole di molti italiani in queste festività. Un prodotto molto ricercato, l’agnello sardo, anche se spesso viene taroccato. Come da tradizione il periodo natalizio, per i pastori barbaricini, è uno dei pochi periodi in cui si ha la possibilità di fare cassa dopo un anno di sacrifici e spese. Seimila a Natale, duemila per l’anno nuovo e altri duemila per la Pasqua: in totale sono circa 10 mila gli agnelli che annualmente partono dalla cooperativa pastori di Dorgali alla volta del continente. Un giro d’affari considerevole anche se quest’anno il prezzo che è stato spuntato con la ditta che si occupa della macellazione e della distribuzione alle grandi catene non è stato dei migliori. «Il prezzo purtroppo– spiega il presidente Leonardo Salis – viene definito anche dalla contaminazione che arriva dalle carni in arrivo dall’estero, innanzitutto Grecia e Spagna. La provenienza degli agnelli non viene individuata e spesso passano per sardi agnelli che non lo sono. Noi, come cooperativa non abbiamo ancora ottenuto il marchio Igp, siamo già iscritti e con le carte in regola ma non abbiamo ancora ricevuto l’autorizzazione per l’utilizzo del marchio. Stiamo aspettando dal mese di novembre. Ci hanno promesso che per il nuovo anno saremo in regola. Il fatto di avere il marchio Igp è una garanzia per il consumatore che ha la certezza di acquistare le carni provenienti dalla Sardegna».

Il marchio Igp darebbe una grande spinta al mercato degli agnelli sardi. «Ora c’è una maggiore consapevolezza da parte di tutte le cooperative e speriamo che presto si possa arrivare ad unire tutti i produttori sardi creando così un mercato unico – continua Salis –. Sarebbe un’ottima possibilità per tutti di poter spuntare il prezzo più adeguato. Un prezzo che poteva essere ancor più interessante se la macellazione potesse essere fatta dalla stessa cooperativa. Un argomento quasi tabù in provincia di Nuoro visto che quasi tutti i mattatoi sono stati chiusi per problemi di tutti i generi. Quando la macellazione avveniva in loco c’era la possibilità anche del commercio delle pelli che adesso hanno perso valore e si poteva trattenere il caglio da utilizzare nella prima fase di preparazione del formaggio».

La cooperativa Pastori Dorgali ha 180 soci conferitori distribuiti per il 95 per cento nell’area di Dorgali e in minima parte nei comuni limitrofi di Orosei, Oliena e Galtellì.

La cooperativa lavora circa 3 milioni di litri di latte ovino e circa 300 mila litri di latte caprino. Una parte del latte di capra è destinato ad uso alimentare. La cooperativa si è dotata di un mangimificio cooperativo che soddisfa circa il 50 per cento del fabbisogno di approvvigionamento di alimenti zootecnici dei soci. Da poco la struttura è stata dotata di una rete di pannelli fotovoltaici che riescono a produrre il 40 per cento dell’energia elettrica necessaria.

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