La Nuova Sardegna

Nuoro

Quasi tremila le richieste per “Garanzia Giovani”

Quasi tremila le richieste per “Garanzia Giovani”

In provincia di Nuoro la più alta percentuale nell’isola di cittadini “presi in carico” Per 346 di loro da gennaio tirocini in aziende con un voucher di 470 euro al mese

21 dicembre 2014
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NUORO. SI chiama Garanzia Giovani ed è un programma dell’Unione europea dedicato alla crisi occupazionale. Nello specifico, prevede interventi rivolti ai giovani che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione nella fascia d’età fra i 15 e i 29 anni. Nei mesi scorsi, i giovani interessati hanno manifestato attraverso i Centro servizi per il lavoro (Csl), partecipando così a una prima selezione. Su un totale di 21.655 manifestazioni in tutta la Sardegna, quelle presentate nella provincia di Nuoro ammontano a 2812. Così suddivise: 1796 da parte di giovani sino ai 24 anni, e 1016 dai 24 ai 29. A tutt’oggi, la provincia di Nuoro, nei suoi quattro Csl (Nuoro, Macomer, Siniscola e Sorgono) è quella che presenta la più alta percentuale di giovani “presi in carico” (il 76 per cento). Questi giovani, circa duemila, saranno aiutati da esperti del settore per creare un percorso personalizzato che possa introdurlo nel mercati del lavoro. Una parte di loro però potrà già accedere, a partire dal prossimo gennaio, ai tirocini presso aziende e enti che operano nella provincia di Nuoro. Sono 346 in totale gli ammessi, ciascuno dei quali avrà inoltre a disposizione per sei mesi un voucher di 470 mensili. L’obiettivo, come è scritto nel bando, è duplice: per i giovani, permette di acquisire una formazione ”sul lavoro” sia di tipo trasversale che su competenze tecniche e specialistiche; per i soggetti ospitanti, cioè enti e aziende che accolgono i tirocinanti, la possibilità di verificare la reale motivazione e le attitudini del giovane anche al fine di una possibile trasformazione del tirocinio in rapporto di lavoro.

Ma questi sono solo alcuni aspetti delle opportunità offerte da Garanzia Giovani, strumento che intende appunto orientare nella difficile ricerca di un lavoro i più giovani. E gli altri, cioè le persone che il lavoro lo hanno perso? La Regione Sardegna, attraverso l’assessorato al Lavoro, sta mettendo a punto le opportunità offerte da un altro programma europeo, il cosiddetto Flexicurity. Si tratta di un programma che si occupa di “flessibilità occupazionale”, volto a garantire “livelli di sicurezza” per il lavoratore che in assenza di occupazione viene impiegato in un’attività formativa. La misura, detta di politica attiva del lavoro, è stata introdotta come alternativa alle politiche passive, ossia basate principalmente sul sistema degli ammortizzatori sociali. La misura si articola in tre punti principali: attivazione di tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro; bonus occupazionale; acquisizione di qualifiche e/o adeguamento delle competenze. La Flexicurity si rivolge ai lavoratori espulsi dal bacino della mobilità in deroga. Per la provincia di Nuoro i potenziali beneficiari sono circa 600. La loro età va dai 40 ai 59 anni.

La Regione Sardegna conta di destinare al programma una somma complessiva di circa 26milioni di euro. L'intervento di Flexicurity avrà durata di sei mesi.Lo strumento più importante individuato dalla Regione è quello dei tirocini. Per sei mesi, la spesa a carico dell'amministrazione regionale ammonterà a 3.900 euro per persona (il fabbisogno finanziario è pari a 15 milioni e 600 mila euro). I beneficiari del provvedimento saranno presi in carico dai Centri Servizi per l'Impiego che avranno il compito di orientare i lavoratori nel percorso di reinserimento. (p.me.)

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