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Patto per la scuola del futuro Ecco il Piano provinciale

NUORO. È stato approvato ieri mattina dalla conferenza provinciale dei sindaci e dei dirigenti scolastici il nuovo piano di dimensionamento scolastico della Provincia. L’obiettivo è quello di dar...

20 dicembre 2014
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NUORO. È stato approvato ieri mattina dalla conferenza provinciale dei sindaci e dei dirigenti scolastici il nuovo piano di dimensionamento scolastico della Provincia. L’obiettivo è quello di dar vita a una nuova riorganizzazione scolastica attraverso una strategia ad ampio respiro che non prevede tagli, ma una serie di misure in grado di garantire un’offerta scolastica migliore.

In particolare, saranno mantenute le attuali 37 autonomie scolastiche (23 istituti comprensivi, 13 istituti superiori e un istituto globale a Fonni), mentre saranno accorpati i due istituti superiori di Aritzo e di Sorgono. «I due corsi avevano meno di 400 alunni ciascuno, in questo modo viene mantenuta l’autonomia scolastica», hanno spiegato ieri i dirigenti.

«La Sardegna deve offrire una scuola di qualità ai ragazzi – ha spiegato Bachisio Porru, preside del liceo scientifico di Nuoro– Per questo è necessaria una nuova riorganizzazione. In Sardegna solo 266 scuola hanno un preside, le altre no perché sono sottodimensionate e questo va contro l’interesse degli studenti. Le scuole “zoppe”, infatti, sono le vere fabbriche di dispersione scolastica in una Regione, quella sarda, dove la percentuale degli studenti che abbandonano la scuola sfiora il 35 per cento, 8 punti in più rispetto alla media nazionale. È necessaria una scuola di qualità se vogliamo dare un futuro ai nostri figli. Per questo auspico che la provincia collabori con la Regione per individuare nuovi indirizzi formativi in linea con il territorio».

Tra gli obiettivi perseguiti dal nuovo piano di dimensionamento, oltre alla qualità dell’istruzione, c’è la salvaguardia del servizio scolastico nei comuni montani e in quelli più disagiati, la difesa del tempo pieno, l’orientamento allo studio per arginare il fenomeno della dispersione scolastica. E ancora: la scuola del futuro dovrà puntare sull’insegnamento delle lingue e creare un ponte tra la scuola e il lavoro con percorsi che alternino la formazione in aula a quella in azienda. Infine, ci sarà una nuova programmazione dei servizi di trasporto, oggi inadeguata. Tra le novità del piano anche i nuovi indirizzi scolastici che saranno attivati negli istituti superiori: si va dalle produzioni tessili-sartoriali alla grafica e alla comunicazione fino al marketing del benessere. Nuovi corsi per permettere agli studenti di scoprire la propria vocazione e il proprio futuro professionale. (g.z.)

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