La Nuova Sardegna

NUORO. È necessario riprendere al più presto un discorso unitario con l’obiettivo di rilanciare lo viluppo dell’industria del centro Sardegna. Questo il risultato dell’incontro che si è tenuto ieri in Provincia per esaminare la crisi dell’area industriale di Ottana. Al vertice, convocato dal presidente Costantino Tidu, hanno partecipato gli assessori provinciali Paolo Porcu e Claudia Simula, il presidente del consiglio provinciale, Lucio Carta, i sindaci di Ottana, Bolotana e Noragugume, Gian Paolo Marras, Francesco Manconi e Michele Corda, i vertici della Confindustria di e del Consorzio industriale, i rappresentanti confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil e Ugl, una delegazione delle Rsu e lo stesso Paolo Clivati. «Tutti i presenti – si legge in una nota diffusa al termine dell’incontro tenuto a porte chiuse – hanno ritenuto opportuno spostare la vertenza legata nello specifico ai rapporti tra l’azienda e i lavoratori su un tavolo sindacale e concentrare il ragionamento sull’aspetto politico, cercando un punto di unione per ricominciare a lavorare insieme, in maniera sinergica tra istituzioni, politica e impresa, con l’obiettivo comune di difendere l’esistente in termini di investimenti e di salvaguardia dei posti di lavoro per riaffermare così un’idea di industria nel centro Sardegna». L’obiettivo immediato è quindi ricucire la frattura tra lavoratori e azienda e dare un’immagine unitaria di tutti soggetti in campo anche in vista della visita di domani a Nuoro del presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru. «Tutti i partecipanti all’incontro – prosegue la nota – hanno sottolineato che il rilancio non si può fermare, ma deve proseguire senza perdere tempo. Una volontà ribadita dallo stesso Paolo Clivati che ha fatto emergere la chiara volontà di voler continuare la sua attività industriale nel sito di Ottana». Nel documento si sottolinea, infine, il ruolo importante che deve essere svolto dalla Regione e dal governo. «Il tavolo – è scritto nella nota – si è concluso con la volontà comune di difendere l’industria. A tal fine si chiede alla Regione e al governo di dare attuazione agli accordi di programma per le aree di crisi del Nuorese e di verificare la percorribilità di una ripresa dell’attività produttiva di Ottana Polimeri che consenta di rendere maggiormente credibile la riconversione degli impianti per produrre biopolimeri». Un ruolo importante deve essere svolto, infine, dell’Eni a cui si chiede «di fare chiarezza sulla produzione della materia prima a Sarroch (il paraxilene) o che, viceversa, si trovi una soluzione alternativa che consenta di scongiurare lo smantellamento dell’unica filiera chimica in Sardegna e nel resto di’Italia».