La Nuova Sardegna

Nuoro

Rete idrica colabrodo e acqua sporca, protesta a Orosei

di Nino Muggianu
Rete idrica colabrodo e acqua sporca, protesta a Orosei

Schierati con il Comune anche i paesi della valle del Cedrino «La situazione è insostenibile. La Regione deve intervenire»

14 dicembre 2014
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OROSEI. Orosei chiama a raccolta anche gli altri comuni della valle del Cedrino per protestare contro Abbanoa. La gente non è più disposta ad accettare passivamente i continui disservizi. Il consigliere delegato all’ Ambiente di Orosei Giacomo Masala, a nome della giunta comunale, scrive ai cittadini e lancia un messaggio alla Regione. Nel documento, condiviso peraltro da tutti i sindaci della valle del Cedrino (Onifai, Galtellì, Irgoli e Loculi) Masala sottolinea il problema dell’approvvigionamento idrico del territorio e in particolare della qualità dell’acqua erogata in rete. «È da tempo che le varie amministrazioni locali cercano di coinvolgere tutte quelle istituzioni che dovrebbero essere al nostro fianco – si legge nella nota– La situazione della rete idrica di Orosei e di tutte le comunità della valle del Cedrino è ormai insostenibile. La qualità dell’acqua erogata da Abbanoa presenta delle caratteristiche organolettiche e batteriologiche che spesso costringono i sindaci ad emanare ordinanze per vietarne l’utilizzo. È da tempo che si chiede ai vari enti preposti che l’approvvigionamento idrico avvenga direttamente dalla sorgente di Su Gologone di Oliena, anziché dalla cloaca della diga del Cedrino».

In questo ultimo periodo secondo il consigliere delegato all’ambiente di Orosei, si sono svolti vari incontri per discutere del problema, con la Provincia, con la Prefettura, con la Regione ma non si è ottenuto alcun risultato. «I responsabili di Abbanoa, infatti, non si sono mai presentati a nessun tavolo tecnico, così come i rappresentanti del comune di Oliena, se non in un'unica occasione nella quale si sono rifiutati di discutere della possibilità di utilizzare l’acqua della sorgente di Su Gogolone per il nostro approvvigionamento».

«Per tutti questi motivi vi invitiamo – conclude la lettera aperta di Giacomo Masala ai cittadini – ad apporre la vostra firma a questo documento in cui chiediamo agli assessori regionali alla Sanità e ai Lavori pubblici, di convocare quanto prima un tavolo tecnico per una imminente ed eventuale celere risoluzione del problema».

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