La Nuova Sardegna

Nuoro

l’incontro al liceo

La lectio magistralis di Fois: «Giovani, dovete attrezzarvi»

di Stefania Vatieri

NUORO. «Aprite il canale della conoscenza, la vostra età non è un vantaggio, un momento in cui aspettare che le cose accadano, la vostra età è una condizione della vita nella quale dovete attrezzarvi....

09 dicembre 2014
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NUORO. «Aprite il canale della conoscenza, la vostra età non è un vantaggio, un momento in cui aspettare che le cose accadano, la vostra età è una condizione della vita nella quale dovete attrezzarvi. Chi non si fa il cosiddetto “mazzo” non ce la fa». Lo scrittore Marcello Fois ha rivolto queste parole agli studenti del Liceo Sebastiano Satta, durante la sua lectio magistralis tenuta nell’aula magna della scuola, in occasione del centenario del poeta e giurista nuorese Sebastiano Satta.

Parole dure, severe incorniciate da sprazzi di ironia, in un discorso serrato rivolto alla platea di ragazzi e ragazze del liceo di via Deffenu presenti all’incontro. Una lezione di vita profonda, ricca di significato che lo scrittore nuorese attraverso il racconto della vita di tre personaggi nuoresi per eccellenza, Grazia Deledda, Sebastiano Satta e Salvatore Satta ha voluto far cogliere agli studenti.

Lo scrittore nuorese ha ricordato gli anni della sua gioventù, quando è andato via da Nuoro alla volta di Bologna per studiare italianistica all’università «in una città in cui non ero mai stato e dove non conoscevo nessuno» fino ad arrivare agli anni in cui ha insegnato latino e storia in un liceo bolognese.

«Voi pensate di vivere alla periferia dell'impero, ma vi assicuro che non è così , Nuoro merita ancora oggi l’appellativo di Atene sarda, siamo noi che dietro i banchi universitari parliamo un italiano impeccabile, siamo noi i migliori scrittori in circolazione in Italia, voi dovete essere fieri e questa condizione giunge solo con la conoscenza di quello che è la vostra cultura, i personaggi che hanno reso celebre l’arte e la letteratura sarda».

L’incontro è proseguito con la lettura da parte degli alunni del liceo di alcuni brani tratti dal romanzo giallo ambientato nella Nuoro di fine ottocento e incentrato sulla figura di Bustianu coinvolto in un inchiesta giudiziaria, “Sempre caro”. «Sempre caro è una rivisitazione in salsa barbaricina dell’Infinito di Giacomo Leopardi, dove però Bustianu su quel colle ci sale» conclude Marcello Fois.

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