Turismo religioso, «no» ai tagli
Oliena, l’ex assessore Crisponi si schiera dalla parte dei sindaci contro la Regione
OLIENA. Crisponi dalla parte dei sindaci. «Il colpo di spugna della giunta Pigliaru ai fondi del turismo religioso è incomprensibile e irriguardoso verso un progetto strategico, di sicura presa sui mercati nazionali e internazionali». L’ex assessore al turismo si associa, dunque, così alla “sollevazione” di alcuni primi cittadini, coinvolti a suo tempo nell’iniziativa. Un’iniziativa, che aveva trovato ampio coinvolgimento nelle varie comunità, ideata a suo tempo proprio da Crisponi, in qualità di amministratore regionale.
«Il target cui si rivolge il turismo religioso – spiega l’esponente dei Riformatori – è ampio e fruttuoso e si innesta in quei percorsi di fede e nei “sentieri dello spirito”, che muovono nel mondo intero milioni di fedeli e anche tanti non credenti, e possono stimolare, attraverso l’escursionismo a piedi, in bici, a cavallo, o con l'utilizzo del trenino verde ricche esperienze, fonte di conoscenza delle antiche chiese, dei novenari e degli edifici di culto, occasioni di incontro fra comunità locali e pellegrini».
L’obiettivo, insomma, era quello di creare una virtuosa filiera del turismo religioso, favorendo la destagionalizzazione e la diversificazione dei flussi. Il territorio dell'interno, infatti, risulta fortemente coinvolto da queste antiche vie della devozione, grazie a luoghi suggestivi di notevole richiamo. Basti pensare ai paesi, che si legano a figure illustri come la Beata Antonia Mesina e Suor Maria Gabriella Sagheddu. Basti pensare a quel diffuso senso di religiosità e alle affascinanti liturgie, di cui sono ricchi, ad esempio, centri come Galtellì, Oliena, Orosei, Bitti, Fonni, Nuoro. «La scelta ipocrita dell'esecutivo sardo, con i severi tagli operati – conclude, pertanto, Luigi Crisponi – vanifica davvero l’impegno di tutti, amministrazioni locali, parrocchie e associazioni, che tanto hanno condiviso e investito nell’idea». (ma.s.)