La Nuova Sardegna

DORGALI. Dorgali in festa. Come di consueto da oltre 270 anni, il 25 novembre il paese festeggia la sua patrona: Santa Caterina di Alessandria. Una festa particolarmente sentita da tutta la comunità che, per l’occasione, si stringe intorno alla chiesa e ai due sacerdoti don Michele Casula parroco, e il suo vice don Luca Mele.

Celebrazioni che sono cominciate il 16 novembre con le sante messe e i vespri cosi come ieri a conclusione della novena in onore della Santa. Oggi, tutto si ferma in onore della patrona, in mattinata i due sacerdoti celebreranno la messe in parrocchia e nella chiesa di Santa Lucia.

Nel pomeriggio è in programma come sempre la processione. Il corteo con il simulacro della santa e martire farà il giro delle vie principali del paese prima di rientrare nella chiesa parrocchiale. Parallelamente a quelle religiose, si tengono anche le manifestazioni a carattere civile organizzate dai priori in carica per tre anni che annualmente si scambiano i ruoli. Ieri sera, nella chiesa parrocchiale si tenuto il concerto organizzato dalla Polifonica Lorenzo Perosi. Con il coro dorgalese si è esibito anche il coro Università degli Studi di Sassari. Martire cristiana, del III-IV secolo Dopo Cristo, Santa Caterina d’Alessandria è una figura leggendaria della storia cristiana. Il martirio è all’origine del suo culto. Nobile, bella, dotta, avrebbe ricevuto in visione dal bambino Gesù l’anello di sua mistica sposa. Il martirio avvenne durante la dominazione di Massenzio intorno al 307, mediante il supplizio della ruota al quale seguì la decapitazione.

La sua breve storia nella vita terrena e il martirio sono raffigurati nello splendido affresco dell’altare maggiore, opera dell’artista dorgalese Pietro Mele. Molti dei santi venerati a Dorgali provengono dal mondo arabo; oltre a Santa Caterina d’Alessandria anche i santi Cornelio e Cipriano hanno la stessa provenienza. La storia non ci dice in quale epoca Dorgali abbia “adottato” questi santi. (n.mugg.)