La burocrazia regionale blocca le licenze edilizie
BAUNEI. Può una pratica di edilizia privata impiegare due anni per essere conclusa? In Ogliastra, dove tutto è possibile, succede anche questo. Nello specifico, si tratta dei progetti ricadenti nelle...
BAUNEI. Può una pratica di edilizia privata impiegare due anni per essere conclusa? In Ogliastra, dove tutto è possibile, succede anche questo. Nello specifico, si tratta dei progetti ricadenti nelle zone HG2 e HG3, quelle per intenderci che il Pai (Piano di Assetto Idrogeologico della Sardegna) definisce come zone con pericolosità di frana medio-alta: fascicoli che giacciono sulla scrivania dell’Agenzia del distretto idrografico, a Cagliari, da ben nove mesi. La gestazione, però, pare proprio non avere fine e le concessioni edilizie rimangono un miraggio. A lamentare una burocratizzazione contorta che crea un immobilismo non più sostenibile sono il primo cittadino di Baunei, Salvatore Corrias, e l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Monni. Innumerevoli le sollecitazioni agli uffici distrettuali della Regione. La risposta è sempre stata una: l’organico sottodimensionato crea un notevole allungamento dei tempi nell'espletamento delle pratiche. Nove mesi per essere “comprensivi”, però, a Baunei sono sembrati davvero troppi. Così, i membri dell’esecutivo Corrias hanno spedito agli uffici di via Mameli, a Cagliari, una lettera di protesta affatto velata, nella quale trova spazio tutto il risentimento per una situazione non più tollerabile: «Ottenere concessioni edilizie – si legge nella missiva – risulta per i nostri concittadini un calvario fatto di infinite lungaggini burocratiche e ogni giorno i tecnici si trovano in forte imbarazzo a giustificare nove mesi di attesa che si aggiungono ai tempi dell’istruttoria comunale». Fino a gennaio di quest’anno, infatti, le pratiche edilizie per interventi nelle aree HG2 e HG3, accompagnati dai rispettivi studi di fattibilità, venivano inviate all’Adis e al Genio Civile, i quali rilasciavano i propri pareri, indipendentemente, nell'arco di 60 giorni. Da febbraio, invece, le competenze sono state affidate all'Autorità di Bacino che per prima deve emettere il parere: solo dopo il Genio Civile può esprimere il suo. I tempi? Biblici: 6/8 mesi per l’istruttoria comunale; 9 per quella dell’Adis, a Cagliari; altri 2 per il responso dal Genio.