La Nuova Sardegna

Nuoro

Al via le assemblee per l’area della Zps

di Tito Giuseppe Tola

Il progetto coinvolge in totale otto Comuni del Marghine La zona interessata arriva sino all’altopiano di Abbasanta

15 novembre 2014
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MACOMER. Non è un parco calato dall’alto, ma un piano di valorizzazione e tutela ambientale condiviso con la gente. La zona di protezione speciale (Zps) “Altopiano di Abbasanta” muove i primi passi uscendo dalla fase organizzativa e deliberativa (nel 2011 i Comuni interessati deliberarono l’adesione) ed entra nella fase di condivisione coinvolgendo i cittadini attraverso una serie di incontri che costituiscono un importante momento di informazione e consultazione. Il primo si è svolto nei giorni scorsi a Birori, Comune capofila del progetto. Il prossimo si terrà il 22 novembre a Bolotana. Gli incontri servono per individuare insieme ai cittadini eventuali criticità, obiettivi e azioni per la tutela e la valorizzazione dell’area della Zps, il tutto senza creare problemi alle attività agro-zootecniche sulle quali si basa l'economia del territorio.

La Zona di protezione speciale interessa tutti i Comuni del Marghine con esclusione di Macomer e Sindia, che ricadono invece nella Zps di Campeda (Bortigali, Sindia e Macomer rientrano anche nell’area Sic, il Sito di interesse comunitario, che comporta molti più vincoli e limitazioni nell’uso del territorio rispetto alla zona di protezione). Quella chiamata “Altopiano di Abbasanta” che viene portata all’attenzione dei cittadini in questi giorni è una zona di protezione speciale che si estende per poco più di 20.115 ettari e nel Marghine comprende una parte dei territori che fanno capo ai Comuni di Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Lei, Noragugume e Silanus, mentre nell’alto Oristanese si estende ai territori dei comuni di Aidomaggiore Sedilo. In Italia le zone di protezione speciale vengono scelte lungo le rotte di migrazione degli uccelli e sono finalizzate al mantenimento di habitat idonei per la conservazione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori. Nel caso delle due Zps “Altopiano di Abbasanta” e “Altopiano di Campeda” puntano alla tutela e alla conservazione dell’habitat della gallina prataiola. Le aree Zps non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse. La direttiva Habitat dell’UE intende garantire la protezione della natura tenendo anche conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali. È anche per questo che, al contrario di quanto accadde negli anni Ottanta col parco Marghine-Goceano, abbandonato sulla spinta delle proteste della gente, la zona di protezione speciale non ha incontrato resistenze. Le due aree del Marghine sono inserite nella Rete Natura 2000 della UE che dà accesso ai contributi per la valorizzazione e la tutela del territorio.

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