La Nuova Sardegna

Nuoro

tiana, da oggi cortes apertas

I fagioli e la lana due ricchezze ancora da sfruttare

di Giovanni Melis
I fagioli e la lana due ricchezze ancora da sfruttare

TIANA. «Abbiamo importanti risorse ambientali, storiche e culturali da impiegare in un modello di sviluppo. Il sistema museale dell'acqua, con gualchiera e mulino, si integra con la cultura...

14 novembre 2014
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TIANA. «Abbiamo importanti risorse ambientali, storiche e culturali da impiegare in un modello di sviluppo. Il sistema museale dell'acqua, con gualchiera e mulino, si integra con la cultura pastorale e agricola che poi dà origine ai prodotti dell’orto, come i tipici fagioli locali. Un sistema che intendiamo valorizzare anche al di la delle cortes». Ha le idee chiare, Bruno Curreli, sindaco di Tiana, che oggi inaugura la sua sagra nel percorso del centro storico.

Una manifestazione che conta di attirare un numero sempre maggiore di visitatori, caratterizzandosi proprio per la particolarità del programma. Il ciclo della lana e la filiera del fagiolo, si candidano come elementi trainanti. «Anzitutto – dice ancora Curreli – abbiamo pensato di proseguire il percorso di valorizzazione del fagiolo tianese, faita bianca e de colore, di diversa foggia e misura determinata, che è stata inserita nella lista del ministero per le politiche agricole come pietanza tipica. Questo alimento viene interpretato assieme alle erbe locali e ai prodotti del bosco nei piatti che quatto chef realizzeranno per il concorso di cucina».

Fagioli che i maestri della cucina sarda, Clelia Bandinu, Roberto Petza, Luigi Pomata e Pierluigi Fais, interpreteranno in centinaia di modi, stando a contatto con la gente in un clima raccolto come quello del centro storico tianese che ben si presta al compito. Ne deriveranno dei piatti che potrebbero essere inseriti anche nei menù di prestigiosi ristoranti. Obiettivo a cui gli amministratori tianesi tengono molto.

«La promozione – spiega ancora Bruno Curreli – è finalizzata sia alla divulgazione di questo legume nella preparazione di piatti di vecchia concezione o di nouvelle cuisine. Sarà la classe di cuochi a stabilirne l’abbinamento e le modalità di presentazione assieme anche a formaggi tipici, erbe e anche dei vini. Se poi un giorno si potrà parlare di un piatto a base di fagioli tianesi, a livello internazionale, non potrà che renderci lieti».

E non manca il ciclo della lana, soprattutto in relazione al percorso che caratterizza Tiana, interamente costruito su una via d'acqua. «La presenza del mulino e di una gualchiera funzionante – conclude il sindaco – assicurano il completamento della filiera, dalla raccolta della lana, all'orditura, alla lavorazione. Abbiamo in progetto di migliorare quanto esistente in modo da collegare i percorsi».

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