La Nuova Sardegna

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LANUSEI

Veleni di Quirra, battaglia in aula sulle parti civili

La seduta al processo sull'inquinamento attorno alla base militare di Perdasdefogu
La seduta al processo sull'inquinamento attorno alla base militare di Perdasdefogu

Folto pubblico al processo sull'inquinamento nella base militare di Perdasdefogu. Generali e colonnelli sul banco imputati

13 novembre 2014
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LANUSEI. È battaglia nell'aula giudiziaria di Lanusei dove si celebra il processo sui cosiddetti «veleni di Quirra» contro i generali e i colonnelli che hanno guidato il poligono di Perdasdefogu dal 2002 al 2010: Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Mauloni, Carlo Landi e Paolo Ricci, ed i comandanti del distaccamento dell'Aeronautica di Capo San Lorenzo, Gianfranco Fois e Francesco Fulvio Ragazzon. Per tutti l'accusa è di omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri, perchè non avrebbero recintato e interdetto l'accesso al pubblico delle zone militari dove ci sarebbero state sostanze nocive come l'uranio impoverito che avrebbero pregiudicato la salute dell'uomo e degli animali che in quell'area.

L'avvocato dello Stato Francesco Caput e i colleghi della difesa hanno contestato l'ammissibilità di tutte le nuove richieste di parte civile avvenuta nella scorsa udienza: 33 in tutto, a cui stamattina se ne sono aggiunte altre quattro, oltre alle 40 parti civili già ammesse dal Gup. Le nuove richieste secondo i difensori degli imputati - tra cui quella avanzata dalla Regione Sardegna, alle associazioni ambientaliste come il wwf e Gruppo di intervento giuridico, alle associazioni antimilitariste e da privati cittadini - mancano a vario titolo di quel diritto soggettivo richiesto per la costituzione nel processo, o si presentano, come nel caso dell'associazione Gettiamo le Basi o del movimento indipendentista Sardigna Nazione e tante altre, sugli stessi presupposti per i quali sono state respinte in passato dal Gup.

Anche la Regione, secondo Caput, non può avvalersi del diritto risarcitorio per i danni ambientali perchè è il Ministero all'Ambiente titolare di quel diritto in quanto titolare della potestà esclusiva in materia legislativa, mentre non si contesta la richiesta per i danni al'immagine, i danni morali e patrimoniali da parte della Regione, causati dal poligono militare. La parola passa ora agli avvocati che hanno richiesto la costituzione di parte civile per i loro assistiti.

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