La Nuova Sardegna

Nuoro

Polizia e caos tagli: denuncia del Siulp e dell’Unione Comuni

Polizia e caos tagli: denuncia del Siulp e dell’Unione Comuni

Baldi: «No alla chiusura selvaggia di uffici e distaccamenti» Satgia: «Il territorio rischia di rimanere del tutto scoperto»

13 novembre 2014
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NUORO. Il Siulp lo denuncia da tempo, e attraverso il suo segretario provinciale, Matteo Baldi, «dice no alla chiusura selvaggia» e a quella rivoluzione fatta di tagli che porterà «alla soppressione della sezione polizia postale di Nuoro, che verrà accorpata agli uffici investigativi della questura, il posto della Polfer di Macomer che diventerà un punto di appoggio a organico zero, i distaccamenti di polizia di Fonni, Ottana e Orosei». «Il Siulp nuorese dice no a questa chiusura selvaggia – dice Matteo Baldi – e invita i vertici del dipartimento a farsi un giro nelle nostre strade per capire la conformità del territorio e per rendersi conto di cosa potrebbe succedere per i posti di polizia indicati. Lo stesso invito viene fatto al prefetto e al questore di Nuoro, a rivalutare le loro relazioni in virtù dei doppioni: dove c’è il commissariato di polizia c’è la compagnia dei carabinieri. Siamo assolutamente a favore della razionalizzazione delle risorse, ma non fatte così».

Anche i sindaci dell’Unione dei Comuni Valle del Cedrino e del Comune di Dorgali, in queste ore, stanno discutendo del caso tagli e soppressioni di diversi uffici di polizia, e in particolare di quello di Orosei.

«I motivi che hanno portato alla scelta di chiudere il distaccamento di polizia stradale di Orosei sono incomprensibili – scrive il presidente dell’Unione dei Comuni Daniela Satgia – sono incomprensibili in quanto gli effetti si ripercuoteranno in un territorio completamente scoperto dal punto di vista della sicurezza stradale, in una zona a forte intensità turistica che porta come conseguenza oltre a consistenti flussi di presenze, anche a fenomeni conseguenti legati alla delinquenza comune e al traffico di stupefacenti».

«La preoccupazione – continua Daniela Satgia – nasce dal fatto che la valle del Cedrino, costituita da cinque comuni con una popolazione dioltre 13mila abitanti, più Dorgali e Gonone, sarebbero completamente prive di un presidio fondamentale per la sicurezza e non solo stradale». I Comuni dell’Unione, insomma, ovvero Galtellì, Irgoli, Loculi e Orosei, chiedono che il ministero torni indietro sui tagli e garantisca la presenza di forze dell’ordine nella zona.

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