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Minacce alla teste in Assise, l’imputato nega le accuse

NUORO. «Non ho mai minacciato Antioca Chessa. Non ha detto il vero neanche il maresciallo». è deciso e risoluto, ieri mattina, davanti al giudice monocratico Mariano Arca, Mario Dessena. Il 16...

11 novembre 2014
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NUORO. «Non ho mai minacciato Antioca Chessa. Non ha detto il vero neanche il maresciallo». è deciso e risoluto, ieri mattina, davanti al giudice monocratico Mariano Arca, Mario Dessena. Il 16 settembre del 2001 – sono passati ben tredici anni dai fatti – mentre attendeva di poter deporre al processo in corte d’assise per il duplice omicidio dei fidanzati di Irgoli Sara Cherchi e Mario Mulas, Mario Dessena, fratello dell’allora imputato Andrea Dessena, fu accusato di aver minacciato un’altra teste, Antioca Chessa. «Mario Dessena – aveva raccontato Antioca Chessa – si è arrabbiato per la presenza di mia figlia, anche se lei mi aveva portato soltanto una bottiglia d’acqua e due toast. Mi ha detto in sarda “Canta, canta, che hai finito di cantare”». Mario Dessena ha sempre negato di aver pronunciato minacce nei confronti di Antioca Chessa. Lo ha ribadito anche ieri mattina in udienza sottoponendosi all’esame delle parti. Nella sua deposizione si è lamentato anche del fatto che il maresciallo che all’epoca lo aveva sentito, in aula non aveva detto la verità. Per questo motivo, l’avvocato di Dessena, Giuseppe Floris, ha annunciato che chiederà un confronto in aula tra Dessena e il maresciallo. (v.g.)

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