La Nuova Sardegna

Nuoro

Borore, il Consiglio approva il Puc

Borore, il Consiglio approva il Puc

Si cerca di evitare una bocciatura della Regione per non bloccare l’edilizia

09 novembre 2014
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BORORE. Nell'ultima seduta del 31 ottobre il consiglio comunale di Borore ha approvato all’unanimità l’adozione del piano particolareggiato del “centro matrice” del paese, che allarga le norme previste per il centro storico anche ad altre zone dell’abitato sorte a partire dagli anni Cinquanta. L’area interessata dallo strumento comprende la zona A (il cosiddetto centro storico) e parte della zona B nella quale la Regione ha individuato parte del cosiddetto “centro di antica e prima formazione”. Con l’approvazione da parte del consiglio comunale il piano si avvia verso la completa applicabilità. Una prima approvazione era avvenuta a inizio anno. Sono seguiti il deposito della delibera e degli atti allegati per la consultazione e la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini, e infine, la sua attuale adozione che di fatto conclude l’iter del piano il quale già nel corso del mese potrebbe essere reso esecutivo. Durante la riunione di consiglio si è proceduto all’illustrazione delle osservazioni presentate (dodici in tutto) e sulla scorta delle valutazioni e delle proposte della commissione edilizia comunale si è cercato di trovare un punto di incontro tra le norme regionali in materia urbanistica che devono essere rispettate dal piano e le esigenze manifestate dai singoli cittadini. «Grazie al lavoro e all’impegno della commissione edilizia, del progettista e del consiglio comunale – dice il sindaco, Tore Ghisu, – la maggior parte delle osservazioni sono state integralmente o parzialmente accolte. Sono state escluse solo quelle che non potevano trovare giustificazione a livello di impostazione rispetto alle norme regionali vigenti del piano e che, peraltro, se approvate avrebbero di fatto interrotto tutto l’iter fin qui seguito per adottarlo». In poche parole, si è cercato di evitare che la Regione bocciasse il piano. «Una bocciatura – spiega il sindaco – comporterebbe il blocco dell’attività edilizia».

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