La Nuova Sardegna

TORTOLI. «Abbiamo già chiesto ai competenti uffici della Regione un nuovo incontro sul Piano urbanistico comunale e siamo in attesa della convocazione». A parlare è il sindaco Massimo Cannas, che ben conosce il “problema Puc”, considerato che nella precedente legislatura, per tre anni e mezzo, fino all’arrivo del commissario straordinario – in seguito alle dimissioni contestuali della metà più uno dei consiglieri, fra i quali lo stesso Cannas – ricoprì l’incarico di assessore all’Urbanistica nella giunta Lerede. «Ci auguriamo che la convocazione giunta al più presto – prosegue il primo cittadino – per potere effettuare una nuova verifica congiunta sul lavoro svolto. Considerando anche che il nostro ufficio di Piano si sente spesso con gli uffici regionali proprio in relazione al Puc che stiamo procedendo ad adeguare, così come stabilito dalla Regione lo scorso anno». L’attuale maggioranza comunale guida il Comune dallo scorso 26 maggio, giorno successivo alle elezioni amministrative. Tredici mesi e mezzo fa, ovvero il 23 settembre 2013, in Comune giunse “la rimandatura” da parte della Regione, che impose l’adeguamento del massimo strumento urbanistico di Tortolì-Arbatax. Il Puc venne approvato in consiglio comunale cinque mesi e mezzo prima, ovvero il 3 aprile 2013. A illustrarlo, in aula consiliare comunale, fu proprio l’allora assessore all’Urbanistica e attuale sindaco il 3 aprile, sempre dello scorso anno. E poi, come stabilito, venne inviato per la verifica (o parere) di coerenza in Regione, (per la precisione, del Centro tecnico regionale per l'urbanistica). E come già detto, il 23 settembre giunse “la rimandatura”. La Regione richiese delle integrazioni e dei chiarimenti, soprattutto in relazione alle zone C (espansione) e alle zone F (turistiche). Per Zona C (di espansione), si intende parti del territorio comunale parzialmente edificate dove non si è verificata almeno una delle due condizioni della zona B (completamento). A Tortolì-Arbatax è grande l’attesa generale per l'approvazione finale del Puc.

Quando venne approvato in consiglio comunale, il 3 aprile 2013, in relazione alle Zone C (espansione) vi erano in previsione 2 milioni e 119.832 metri cubi, con dei volumi già esistenti pari a un milione e 388.553 metri cubi. Da realizzare ne restano 731mila, di cui 77mila destinati al Progetto Jana. Per realizzare, ex novo, delle Zone C, vi sono 481mila metri cubi. Per le Zone F (turistiche), nel Puc vi è una previsione di 629.484 metri cubi, di cui 483mila già esistenti. Da realizzare ci sono 224mila metri cubi, comprensivi dei 77 mila per il Progetto Jana. Prima che il Puc venisse approvato il consiglio comunale dedicò sei intere sedute all'esame delle circa 172 osservazioni presentate. L'allora maggioranza ne recepì oltre il 72 per cento.