La Nuova Sardegna

Nuoro

Minacce di morte al sindaco di Olzai

di Pier Luigi Piredda
Minacce di morte al sindaco di Olzai

Una lettera anonima avvolta a una pietra è stata lanciata nella notte nel cortile del Comune. Indagini dei carabinieri

07 novembre 2014
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OLZAI. «Antonio Ladu tu non hai capito o forse non vuoi capire cosa significa Olzai Se non fai il tuo dovere da sindaco verrai scannato o fucilato insieme ai tuoi familiari. Pensaci bene e trovati una buona scorta». Le pesantissime minacce sono state recapitate al sindaco di Olzai direttamente in Comune. Con una lettera, rigorosamente anonima, avvolta attorno a una pietra lanciata nel cortile del palazzo comunale. Il messaggio è stato trovato da un dipendente comunale all’apertura degli uffici. L’uomo è stato incuriosito da quell’involucro di carta davanti al portone d’ingresso e quando ha cercato di spostarlo con un piede si è reso conto che era pesante. L’ha raccolto e ha fatto la scoperta. Immediatamente, ha avvertito il sindaco, che è arrivato in Comune dopo pochi minuti.

«Ho letto il messaggio e sono rimasto senza parole – ha spiegato Tonino Ladu, che non si è certo fatto intimorire, anche se ora sarà costretto a prendere qualche precauzione –. Sono sempre disponibile con tutti, in paese non ci sono tensioni di alcun genere. Proprio non capisco. E mi rifiuto di pensare che possa essere collegato a qualcosa sull’attività del Comune. E anche per i cantieri comunali, che altrove sono motivo di contrasti anche duri, qui non ci sono tensioni. L’unica cosa – ha continuato Tonino Ladu – è che si possa trattare di un’intimidazione collegata alle elezioni comunali della prossima primavera».

Subito dopo aver ricevuto la lettera minatoria, il sindaco ha informato i carabinieri. Pochi minuti dopo in Comune sono arrivati il maresciallo e il comandante della Compagnia di Ottana, Alessio Zanella, che hanno preso in consegna il foglio con le minacce e chiesto l’intervento degli specialisti della scientifica per i rilievi.

Non appena è venuto a conoscenza di quanto era accaduto, a Olzai è andato anche il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Saverio Ceglie, che ha voluto parlare con il sindaco per manifestargli solidarietà ma soprattutto per confermargli il massimo impegno dei carabinieri sia per risalire agli autori dell’intimidazione, sia per garantire a Tonino Ladu e alla sua famiglia tutto il supporto necessario e la massima sicurezza. «Non riusciranno a cambiare la mia vita – ha concluso il sindaco che ha scelto di pubblicare la notizia sul sito istituzionale del Comune con la lettera minatoria e anche la sua secca riposta al misterioso intimidatore su carta intestata –. A te che agisci nel buio dico di essere a posto con la mia coscienza in quanto ogni giorno faccio il massimo per svolgere al meglio il mio mandato di sindaco. Se non se contento del mio operato perchè non vieni a dirmelo in faccia? Forse ti manca il coraggio e preferisci agire così da vigliacco? Al contrario di quello che hai scritto, posso affermare a voce alta che, in questi anni, ho imparato a conoscere i miei concittadini che, a differenza tua, hanno il coraggio di esprimere il loro disappunto personalmente».

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