La Nuova Sardegna

Nuoro

aritzo

Bambini senza mensa e servizio scuolabus Protesta dei genitori

di Giovanni Melis

ARITZO. Le scuole sono cominciate da due mesi ormai, ma ad Aritzo non è ancora cominciata la mensa scolastica nè è disponibile il servizio di scuolabus. Un vero e proprio disagio per le famiglie che...

06 novembre 2014
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ARITZO. Le scuole sono cominciate da due mesi ormai, ma ad Aritzo non è ancora cominciata la mensa scolastica nè è disponibile il servizio di scuolabus. Un vero e proprio disagio per le famiglie che hanno protestato con il Comune. È accaduto lunedì sera, quando in paese si è svolta una animata e partecipata manifestazione con protagoniste le madri dei bambini della scuola materna, elementare e delle scuole medie. Unite nel chiedere all’amministrazione che vengano attivati al più presto i servizi ai quali i loro figli hanno diritto.

In particolare, i genitori hanno chiesto a gran voce l'avvio del servizio della mensa scolastica e lo scuolabus. I manifestanti sono stati accolti nel palazzo civico dal sindaco Augusto Pili che ha ascoltato le accorate proteste, esprimendo il rammarico di tutta l’amministrazione per il grave disagio che i bambini e le famiglie stanno sopportando.

Il primo cittadino ha quindi spiegato le cause del ritardo nell’avvio del servizio, che sono riconducibili alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2014. «Abbiamo gestito per anni con efficienza e puntualità questi servizi – spiega il sindaco – e anche quest'anno l'amministrazione si è adoperata con tempestività». Aggiunge Pili: «Fin dal 30 gennaio 201 4 mediante apposite note e comunicazioni di servizio (depositate agli atti e immediatamente verificabili), il sindaco ha richiesto la predisposizione degli atti necessari per l’approvazione del bilancio. Nonostante i continui e sistematici solleciti, dopo sette mesi non si è ancora provveduto ad ottemperare alla consegna dei documenti contabili richiesti». Niente atti quindi e, perciò, niente bilancio. E il sindaco Pili preannuncia battaglia. «Considerato che il ritardo nell’approvazione del bilancio – conclude il primo cittadino – sta paralizzando l’attività amministrativa e danneggiando la comunità, alla quale non possono essere garantiti i servizi, la giunta comunale ha ritenuto necessario dare incarico ad un legale per salvaguardare e tutelare gli interessi dell’ente».

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