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Le frazioni collinari da giorni senza acqua

SAN TEODORO. Costretti a rifornirsi con le autobotti i residenti delle frazioni collinari di San Teodoro. Il calo della portata della sorgente di Frunche Oche si ripercuote anche in Gallura con tante...

05 novembre 2014
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SAN TEODORO. Costretti a rifornirsi con le autobotti i residenti delle frazioni collinari di San Teodoro. Il calo della portata della sorgente di Frunche Oche si ripercuote anche in Gallura con tante abitazioni a secco da settimane. Fioccano le proteste a San Teodoro, dove a causa della siccità che da mesi ha colpito parte della Sardegna è scesa ai minimi storici la portata della fonte che sgorga alle pendici del Montalbo e che serve in pratica tutti i paesi della costa. L’acqua in rete è insufficiente a garantire l’approvvigionamento degli abitati di Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e San Teodoro e a farne le spese, sono soprattutto quei borghi collinari che non possono contare sull’apporto fornito dalla diga sul fiume Posada. «Da alcune settimane abbiamo i rubinetti a secco – dice un residente della borgata di sa Patimedda –abbiamo pensato dapprima alla rottura di un tubo dell’acqua, ma solo dopo alcuni giorni ed in seguito alle nostre proteste in comune, abbiamo saputo che la causa di tutto è la mancanza d’acqua in condotta». Da settimane decine di famiglie sono costrette a fare scorta d’acqua con i bidoni o a rivolgersi ai privati. «Siamo a conoscenza del problema – dice Giovanni Manca, portavoce di Abbanoa – purtroppo a causa della siccità. Gli utenti possono contattarci al numero verde per far arrivare direttamente a casa loro la nostra autobotte». (s.s.)

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