La Nuova Sardegna

Nuoro

Is animas, bambini in festa a Triei

di Nino Muggianu

Il paese rinnova uno degli appuntamenti tradizionali più attesi dell’anno

05 novembre 2014
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TRIEI. Come ogni anno, anche stavolta, sabato scorso, per la gioia dei bambini Triei ha rinnovato l’antica usanza di Is animas, le anime. Una tradizione che risale alla notte dei tempi e che ancora oggi è tenuta viva dalle nuove generazioni, anche perché l’unica fatica che devono fare i piccoli del paese e quelli che arrivano per l’occasione è andare in giro a chiedere la “questua” nelle case in nome de is animas, appunto. Un giorno tanto atteso per centinaia di bambini. La splendida giornata di sole, sabato ha incoraggiato ancor più i bambini e le bambine ad uscire di casa e andare a caccia dei piccoli doni messi a disposizione per il giorno di tutti i Santi, caramelle soprattutto.

Di buon mattino il piccolo esercito ha iniziato a preparare quanto necessario per la questua; zainetti e sacchetti di ogni genere. Per un pomeriggio intero il paese è rimasto in “stato d’assedio” da un numero di bambini che è cresciuto con il passare delle ore. È un’usanza ancora in auge, benché con nomi e in forme diverse, in molti centri dell’isola, specie in Ogliastra e in Barbagia, dove fino a qualche decenni fa si andava in giro con il cestino fatto di canne oppure con il sacchetto che si usava per la farina dove si metteva vano fichi secchi, mandorle, dolci, mele cotogne e quant’altro. “Materiale” che alla fine della raccolta diventava un tutt’uno indecifrabile, ma era buono anche così. Oggi, invece, si va in giro con gli zainetti più moderni per avere gomme da masticare, caramelle, cioccolatini e pastine.

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