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I prodotti tipici in mostra a Roma a “L’Isola che c’è”

DORGALI. Un’edizione insolita, ma ben riuscita. “L’Isola che c’è 2014 – Sardegna incontra Roma” organizzata e svolta dalla Gia Comunicazione - Cagliari di Giorgio Ariu e dall’associazione dei Sardi...

04 novembre 2014
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DORGALI. Un’edizione insolita, ma ben riuscita. “L’Isola che c’è 2014 – Sardegna incontra Roma” organizzata e svolta dalla Gia Comunicazione - Cagliari di Giorgio Ariu e dall’associazione dei Sardi di Roma “Il Gremio” all’interno del mercatino Conca D’Oro (Quartiere Montesacro) i giorni scorsi, con la partecipazione di oltre venti operatori commerciali e artigianali sardi è stata un vero successo. In mostra e da gustare, i prodotti di eccellenza dell’isola: vini, formaggi, dolci, pane carasau, articoli di raffinato artigianato, rappresentazioni, attraverso ottimi documentari, dei magnifici scenari di alcuni territori della nostra Terra. Presenti diverse realtà isolane: il comune di Austis con delle splendide ragazze nei loro bellissimi costumi, i comuni di Dorgali e di Sinnai.

Edizione insolita perché stavolta gli organizzatori, lasciando l’abituale “location” nelle più note piazze di Roma, hanno scelto di calarsi nel cuore di una realtà umana popolare, in un vero e proprio mercato con numerosi stand permanentemente aperti, tutti i sabati e le domeniche, ed affidati ad operatori provenienti da tutte le altre regioni d’Italia. «Lasciare le piazze storiche e monumentali significava perdere un contesto storico e di bellezza visiva di sicuro pregio e qualità, ma si voleva, intercettare maggiori flussi di pubblico – sostengono Giorgio Ariu e Antonio Maria Masia (presidente del Gremio) – per meglio centrare l’obbiettivo fondamentale della rassegna che è quello di far incontrare la numerosa comunità sarda presente nella capitale e i romani innamorati e/o incuriositi della Sardegna».

«Una scelta coraggiosa – dicono gli organizzatori – è stata ben ripagata perché nel mercatino, si è vista tantissima gente. Ospiti graditissimi artisti e intellettuali, fra gli altri Renzo Arbore e Marisa Laurito accolti con entusiasmo e affetto dagli operatori, e meritevoli del dono personale di Giorgio Ariu de “sa berritta sarda”, immediatamente indossata per le foto di rito. Dono di alta confezione stilistica».

Tutti a guardare, gustare e poi, molti, a riempire le borse di acquisti vari. (n.mugg.)

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