La Nuova Sardegna

Nuoro

Borore ricorda il suo eroe Antonio Fois

BORORE. Oggi avrebbe 61 anni, ne aveva appena diciotto quando il carabiniere di Borore Antonio Fois morì a Bevera di Ventimiglia durante un conflitto a fuoco con un pregiudicato calabrese uscito di...

04 novembre 2014
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BORORE. Oggi avrebbe 61 anni, ne aveva appena diciotto quando il carabiniere di Borore Antonio Fois morì a Bevera di Ventimiglia durante un conflitto a fuoco con un pregiudicato calabrese uscito di prigione il giorno prima. Il malvivente prima del conflitto con il carabiniere aveva appena ucciso tre componenti della famiglia Strangio, originaria della Calabria.

Domenica, Antonio Fois è stato commemorato nel cimitero di Borore, dove un picchetto di carabinieri ha reso gli onori alla presenza dei parenti del giovane militare caduto nell'adempimento del dovere e al quale è stata conferita la medaglia d'oro al valore militare, la massima onorificenza al valore conferita in Italia.

A lui è dedicata anche la scuola di Borore e la caserma del comando provinciale dei carabinieri di Nuoro. I carabinieri ne ricordano tutti gli anni la figura con una cerimonia che si svolge nel cimitero di Borore per ricordare l'atto di valore nel quale perse la vita.

Era il 26 dicembre del 1972 e Antonio Fois era stato assegnato alla stazione di Bevera di Ventimiglia, dove quel giorno era di piantone. Il ragazzino con la divisa intervenne da solo in un’abitazione dove, dopo una lite in famiglia, il pregiudicato aveva fatto una strage. «Colpito all’addome e al braccio destro e infine al petto – si legge nella motivazione della medaglia d’oro – trovò la forza di reagire e di far fuoco contro l’aggressore». Antonio Fois morì tra le braccia del suo maresciallo, quasi scusandosi per non essere riuscito a evitare la strage.

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