La Nuova Sardegna

Nuoro

Truffa all’Unione europea, domani gli interrogatori

NUORO. C’è chi scagiona qualcuno degli altri indagati. E lo ripete, che tra coloro che sono stati iscritti nell’apposito fascicolo, ci sono anche persone che davvero non c’entrano niente con la...

23 ottobre 2014
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NUORO. C’è chi scagiona qualcuno degli altri indagati. E lo ripete, che tra coloro che sono stati iscritti nell’apposito fascicolo, ci sono anche persone che davvero non c’entrano niente con la storia della truffa milionaria all’Unione europea. E c’è chi, invece, tira fuori carte e documenti che proverebbero la sua innocenza. In vista degli interrogatori di garanzia, fissati per domani in tribunale a Nuoro, gli otto indagati della truffa da un milione e duecentomila euro all’Unione Europea scoperta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, affilano le armi, insomma, per potersi difendere e spiegare le loro ragioni. Domani, agli interrogatori gli otto indagati avranno la possibilità, se vorranno, di parlare oppure potranno avvalersi della facoltà di non rispondere. In attesa di poter studiare tutte le carte che secondo l’accusa proverebbero la loro colpevolezza. Le posizioni più difficili, se si considerano i reati contestati e la valutazione fatta dal gip Mauro Pusceddu, sono quelle dei tre indagati finiti agli arresti domiciliari: i coniugi orgolesi Pietro Catgiu e Maria Floris, e il dipendente Coldiretti, Giuseppe Podda. (v.g.)

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